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Basket LBA 9a giornata: la caduta degli dèi esalta la classe operaia. Poeta "illumina" la via di Brescia

L'analisi della 9a di LBA. Perdono sia Milano che Bologna, sfiancante dalle fatiche di Eurolega. Trento ha preso il largo, Trapani, Brescia e Reggo Emilia colgono l'occasione

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’Eurolega presenta il conto e c’è chi non se lo fa ripetere due volte: vedi Brescia e Tortona, che battono rispettivamente Bologna e Milano livellando e non poco il divario sul suolo nazionale. Dove c’è tanto da dire, ma dove chi s’è spartito gli scudetti negli ultimi tre anni (per ora) deve restare a guardare gli altri correre a velocità più sostenuta. Vedi Trento, che viaggia addirittura con due vittorie di vantaggio dopo 9 giornate, ancora bella e immacolata come aveva cominciato la stagione. Ma anche Trapani ormai è assurta al ruolo di guastafeste: Antonini è ambizioso e i numeri (sempre per ora) sembrano proprio dargli ragione.

Tortona di domenica è invincibile. Ma se si giocava lunedì…

Giusto partire dalla vittoria kamikaze della Bertram all’Unipol Forum di Assago. Perché non era affatto scontato per Tortona fare un sol boccone dell’Olimpia, certo bella stanca dopo le fatiche (vincenti) di Eurolega contro il Fenerbahce.

Una partita che per Milano s’è messa subito male, addirittura sotto di 20 lunghezze all’intervallo, ma che nel finale per poco non s’è rivelata alla stregua di una clamorosa rimonta, sulla falsariga di quanto era accaduto con lo Zalgiris qualche settimana fa (quando l’EA7 dilapidò 27 punti di vantaggio…). Tortona ha fiutato l’occasione e seppur con qualche titubanza finale ne è venuta fuori alla grande, poggiando le proprie gambe sulle spalle larghe di Kuhse, dominante grazie ai 26 punti segnati (9/12 dal campo, con 5/7 dall’arco) e rivelatosi un rompicapo per la difesa di Messina.

Che adesso dovrà ritrovare in fretta le forze, visto che la settimana prevede un doppio turno continentale contro Stella Rossa e Asvel. “Avremmo voluto giocare lunedì, ma non potevamo farlo e purtroppo l’abbiamo pagata sulla nostra pelle, come spesso capita a chi è impegnato su due fronti”, il commento (laconico e amaro) del POBO di Milano. Che non accampa scuse, ma che sa perfettamente quante trappole siano disseminate sul suolo italico.

Virtus rimandata a… letteratura: Poeta illumina Brescia

La Virtus che è caduta in un finale punto a punto sul campo della Germani Brescia è invece una squadra che ha bisogno di ritrovare la propria essenza più profonda. Banchi ha il suo bel daffare a far quadrare i conti: in Europa la qualificazione alla post season appare già quasi compromessa e se anche in Italia le cose cominciano a prendere una strana piega, allora c’è davvero da preoccuparsi.

A Brescia peraltro la Segafredo è stata quasi sempre avanti, toccando anche la doppia cifra di vantaggio a metà del terzo quarto, ma poi nel finale ha chiuso con il serbatoio vuoto, e così facendo il PalaLeonessa ha spinto i propri beniamini verso la rimonta. Soprattutto li ha incentivati a incensare il vero protagonista di inizio stagione, quel Peppe Poeta che nei panni del coach sembra starci da Dio, sebbene lì indossi appena da un paio di mesi o poco più. Poi è chiaro, se Burnell tira 9/9 (pesantissime le due triple mandate a referto negli ultimi due minuti) e accalappia palloni come se non ci fosse un domani, tutto diventa più facile.

Sorprese e mine vaganti. A Scafati salta la panchina di Nicola

Insomma, la LBA a poco meno di un terzo del cammino ha premiato soprattutto i gregari. Trapani forse non è una sorpresa, non può esserlo pensando ai proclami di inizio torneo e al mercato portato avanti, ma adesso che anche Galloway è entrato a regime diventa complicato per gli avversari porre rimedio all’ondata Shark.

Così come Reggio Emilia continua a mandare segnali: Faried ancora non ha svestito i panni borghesi, ma da bordo campo s’è goduto eccome la ripassata che l’Unahotels ha rifilato a Scafati, che ha dato il benservito a Marcelo Nicola dopo essere stata assente ingiustificata in un match che ha legittimato le mire espansionistiche degli emiliani.

E poi c’è sempre Treviso, la squadra più “calda” della parte destra della classifica: terza vittoria di fila per la Nutribullet, guidata da Mascolo in regia e con Olisevicius e Bowman sempre più fattori ad ogni latitudine. Insomma, se le grandi zoppicano, le piccole si divertono a prendersi un pezzettino di scena. E la volata per accaparrarsi un posto per la final eight di Coppa Italia rende il tutto ancora più elettrico.

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