L’Inter prima in classifica e fresca vincitrice della Supercoppa italiana contro la Juventus piace non solo ai suoi tifosi. I nerazzurri vengono ormai ritenuti anche all’estero il top team italiano per eccellenza, come dimostra una nuova voce di mercato proveniente dall’Inghilterra.
Origi si offre all’Inter
Sembra infatti che Divock Origi, attaccante 26enne del Liverpool in scadenza di contratto, si sia offerto all’Inter per la prossima stagione. Ad oggi non c’è una trattativa, Origi ha semplicemente fatto sapere che gradirebbe un eventuale trasferimento in nerazzurro, ma al momento Beppe Marotta ha altri obiettivi: in primis le stelline del Sassuolo Scamacca e Raspadori.
Tuttavia il dirigente nerazzurro sa che le occasioni vanno sfruttate e l’attaccante belga potrebbe essere un giocatore interessante per l’Inter del futuro. In carriera Origi non ha segnato valanghe di gol (40 in 168 presenze al Liverpool, il club in cui ha trascorso gran parte della sua carriera), ma è di certo specializzato in gol pesanti.
L’uomo della Champions per il Liverpool
Tre anni fa, infatti, fu il vero e proprio eroe di coppa nella conquista dei Reds alla Champions League. Riserva del brasiliano Firmino, nella stagione 2018/19 Origi venne mandato in campo da titolare da Jurgen Klopp nella semifinale di ritorno contro il Barcellona: i catalani avevano trionfato per 3-0 al Camp Nou e ad Anfield il Liverpool era privo anche di Salah, oltre che di Firmino.
Data per spacciata, la squadra di Klopp centrò una delle più clamorose rimonte nella storia del calcio europeo proprio grazie a Origi, autore di una doppietta e soprattutto del gol del 4-0 che al 79’ qualificò gli inglesi. Non solo: Origi andò a segno anche nella finalissima contro il Tottenham, firmando il 2-0 che diede la certezza del successo al Liverpool.
Con Origi, dunque, l’Inter si assicurerebbe un’arma importante soprattutto per la sua crescita in Europa. “Origi è da prendere domani mattina”, scrive Federico, tifoso nerazzurro, su Facebook. “Ottimo innesto”, aggiunge Emanuele. E Gianluca chiosa: “Un