Ancora una tragedia nella boxe, a poche ore dalla morte del 28enne russo Maxim Dadashev. Hugo Santillan, boxeur argentino di 23 anni, ha perso la vita cinque giorni dopo il cruento match contro l’uruguaiano Eduardo Javier Abreu, disputato sabato scorso a Buenos Aires.
Il ragazzo è deceduto in ospedale a seguito dei gravi danni cerebrali riportati dopo la sfida dei pesi superleggeri. Le condizioni del pugile erano parse subito gravi: l’atleta era collassato sul ring nelle braccia del suo allenatore durante la proclamazione del vincitore, ed era stato trasportato immediatamente in ospedale, dove era finito in coma.
Soprannominato “Dinamita”, era professionista dal 2015: in carriera aveva disputato 27 incontri, con un bilancio di 19 vittorie, 6 sconfitte, 2 pareggi. Come nel caso della morte di Dadashev, anche la tragedia di Santillan ha innescato polemiche: il suo secondo è finito sotto accusa da parte di appassionati ed addetti ai lavori per non aver interrotto prima l’incontro.
“Siamo devastati per la morte di Hugo Santillan, pugile argentino di 23 anni” ha annunciato il promoter Kelly Sauerland.
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