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Boxe, Signani a Wolverhampton difende il titolo europeo dei medi contro Denny. Sognando il mondiale

In Gran Bretagna il "Giaguaro" romagnolo tenta la prima difesa del titolo, riconquistato un anno fa battendo Prestot

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Sempre bene farli con l’oste, i conti. E Matteo Signani ormai c’ha fatto l’abitudine: ogni volta che sale sul ring lo danno per sconfitto prima ancora di combattere, poi però il più delle volte a leccarsi le ferite sono i suoi avversari. Chissà se tale destino toccherà in sorte anche a Danny Tyler, di 12 anni più giovane, che domani sera al Civic Hall di Wolverhampton proverà a sfilare al 44 enne di Savignano sul Rubicone il titolo europeo dei pesi medi (diretta tv su Rai Sport HD a partire dalle 23). Un match che arriva a un anno esatto di distanza da quando Signani riconquistò la corona continentale battendo davanti al pubblico di casa il francese Prestot, mandandolo al tappeto alla settima ripresa.

Pronto alla battaglia: il piano studiato da Signani

Signani avrebbe dovuto fare una difesa in territorio britannico già lo scorso aprile, ma il match contro Felix Cash venne mandato a monte proprio da quest’ultimo a poche ore dal gong, costretto a dare forfait dopo aver accusato un malore a pochi giorni dalla sfida.

Stavolta sull’aereo per il Regno Unito il “Giaguaro” c’è salito, e l’idea è di tornare via con la medesima cintura alla vita. Anche se affrontare un pugile come Tyler non è la più semplice delle cose da fare, pensando anche al fattore casalingo, col pubblico che spingerà a più non posso l’idolo di casa verso l’impresa. Prospettiva che pure non sembra spaventare troppo Signani.

“So che mi attende una battaglia, ma io sono nato pronto e lo sarò anche stavolta. Mi sono preparato a lungo per arrivare preparato a questa sfida e confido nel fatto che il lavoro darà i suoi frutti. Tyler è un pugile veloce, uno che non ha il colpo pesante, ma che fa della continuità la sua miglior virtù. Pertanto dovrò cercare di non lasciargli spazio e di non fargli prendere ritmo”.

Il solito ritornello: Signani sfavorito, poi però…

La difesa del titolo è uno degli appuntamenti clou di questo finale di stagione per tutto il movimento pugilistico nazionale. Signani sta vivendo una seconda giovinezza: nel 2019, battendo l’olandese Gevorg Khatchikian ai punti a Trento, ha conquistato il titolo europeo dei pesi medi, difendendolo in due occasioni e poi cedendolo nel giugno del 2022 al francese Anderson Prestot al termine di un controverso match interrotto dopo sole 5 riprese, complice una ferita che s’è aperta sul volto dell’avversario, colpito da una testata involontaria (i giudici sono andati a leggere i cartellini al momento della sospensione, assegnando la vittoria a Prestot).

Nella rivincita, disputata un anno fa a Savignano sul Rubicone, la vittoria si Signani è stata netta, sebbene i più lo vedevano sfavorito, come capiterà anche stavolta contro Tyler.

“Sono abituato a partire con i sfavori del pronostico. Anzi, mettiamola così: mi sento uno sfavorito di successo. Avrò tutti contro, come spesso mi è capitato di vedere nel corso della mia carriera, ma avrò dalla mia parte un grande staff e tutta la voglia di dimostrare quanto valgo. E avrò soprattutto il sostegno di tantissime persone che dall’Italia faranno il tifo per me. L’arma in più per spuntarla in questi casi è la forza di volontà, e penso proprio che non esista in giro gente che ne abbia più del sottoscritto”.

Il primo match di Carlo Secondo, il piccolo di casa

A tifare per papà Matteo, rigorosamente da casa, ci sarà anche Carlo Secondo, il figlio avuto poche settimane fa dalla compagna Eleonora. Una spinta in più sulla strada che conduce al vero grande obiettivo sognato dal “Giaguaro”, vale a dire una chance per combattere un incontro con in palio un titolo mondiale. Un proposito che s’è scontrato con la difficoltà a trovare avversari pronti a sfidarlo, e soprattutto con la necessità di tornare sul ring dopo l’inopinato forfait di Cash che ha vanificato la difesa dello scorso aprile.

“Stava diventando troppo lunga l’attesa, per cui ho deciso di accettare di andare a Wolverhampton e sfidare Tyler, sapendo di correre comunque un bel rischio. Quello che succederà più avanti lo scopriremo strada facendo: adesso penso solo a vincere, poi ci sarà tempo per pensare al mondiale. Se questo poi dovesse essere l’ultimo mio match, comunque ne sarà valsa la pena”.

Il primo match senza papà Secondo, la sua fonte d’ispirazione

Il 2023 di Signani invero non è stato dei più facili. A inizio maggio, un mese dopo il match saltato con Cash, se n’è andato il papà Secondo, che oggi rivive nel nome e negli occhi del nipote che non ha potuto conoscere. A casa di Matteo, poi, c’è un allegro zoo che gli fa compagnia: cani, gatti, galline, oche, pecore, uno storno di uccelli, tartarughe e chi più ne ha, più ne metta.

Conduce una vita “monastica”, ligia al dovere, e si indispettisce quando qualcuno gli fa notare che a 44 anni un pugile è vecchio, perché lui dentro si sente più giovane dei giovani. E continua ad allenarsi ogni giorno tra Ravenna e Savignano, presso la palestra “Nello Carabini Italica Boxing Club”, sempre sotto lo sguardo attento del coach Bartolomeo “Meo” Gordini e del trainer Fabrizio Del Vecchio Gregori.

In carriera il “Giaguaro” vanta un record di 41 incontri disputati, con 32 vittorie, 6 sconfitte e tre pari. E pur essendo pugile professionista dal 2007, nella vita di tutti i giorni è sottocapo della Guardia Costiera di Rimini, addetto alla sezione di Polizia Marittima.

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