L’annata calcistica 2024/2025 si è conclusa con un colpo di scena del tutto inatteso. La Procura federale della Figc, con il deposito dell’atto di chiusura delle indagini svolte nei confronti della società di calcio Brescia, ha formulato nei confronti della società un’accusa di irregolarità nel pagamento degli oneri fiscali, Inps e Irpef, derivanti dal pagamento degli stipendi; il che condurrebbe, laddove il Tribunale dovesse accogliere la richiesta dalle Procura, alla retrocessione del club.
- Le contestazioni della Procura al Brescia
- Il ribaltone in classifica
- Le norme violate
- La penalizzazione
- La tempistica
- La difesa del Brescia
- Gli sviluppi
Le contestazioni della Procura al Brescia
In particolare, il Brescia calcio avrebbe utilizzato crediti d’imposta, successivamente risultati inesistenti, per coprire contributi previdenziali relativi ai mesi di novembre e febbraio per un importo complessivo di oltre 1,4 milioni d euro.
Da qui discende la contestazione di non aver adempiuto in modo corretto al pagamento dei propri debiti fiscali e la conseguente richiesta di applicazione della sanzione di 4 punti di penalizzazione
per quest’annata calcistica e 4 per la prossima.
Il ribaltone in classifica
Tutto ciò ha provocato ovviamente un autentico ribaltone dei risultati conseguiti sul campo dalle compagini in lotta per non retrocedere in serie C in quanto, con la penalizzazione, il Brescia retrocederebbe, mentre la Salernitana e la Sampdoria si giocherebbero la permanenza in serie B attraverso uno spareggio.
Tre sono le domande che a questo si pongono. La normativa è stata correttamente applicata? La penalizzazione è proporzionata? Perché la sanzione è intervenuta solo in questo momento, a “giochi fatti”?
Le norme violate
Secondo la prospettazione della Procura, il Brescia avrebbe violato le norme sugli adempimenti fiscali poiché avrebbe utilizzato crediti d’imposta inesistenti.
L’ articolo di riferimento è il 33 comma 4 del Codice di Giustizia Sportiva della Figc che regola le violazioni in materia gestionale ed economica.
La penalizzazione
L’entità della penalizzazione richiesta dalla Procura è proporzionata a casi precedenti come ad esempio nella vicenda della società di calcio Cosenza, sanzionata con quattro punti di penalizzazione per fatti analoghi a quelli contestati al Brescia.
In sostanza, nel caso del Brescia, due sono le violazioni, punite ciascuna con due punti di penalizzazione, ossia:
- l’inadempimento per il mancato versamento degli oneri Inps
- e l’inadempimento per mancato versamento dell’Irpef
La tempistica
La richiesta di penalizzazione, giunta a stagione conclusa e in grado di modificare retroattivamente i risultati sportivi, desta qualche perplessità.
Tuttavia, gli accertamenti svolti dall’agenzia delle entrate hanno evidentemente richiesto tempi tecnici non celeri quindi nulla è possibile obiettare sul punto agli organi della Giustizia sportiva.
Inoltre, la sanzione della penalizzazione è stata richiesta dalla Procura nei confronti del Brescia per questa stagione poiché, come previsto dalla normativa federale, solo per gli inadempimenti successivi al 16 marzo la sanzione si sconterebbe nella stagione successiva.
La difesa del Brescia
Il Presidente della società ha dichiarato di essere stato truffato da una società milanese dalla quale avrebbe acquistato i crediti di imposta con uno sconto del 20% e, per tale ragione, ha presentato una denuncia penale nei confronti di questa società sostenendo di avere le contabili dei pagamenti effettuati.
Tuttavia, la responsabilità oggettiva, prevista dalla Giustizia sportiva, implica che la società interessata possa essere sanzionata per comportamenti illeciti anche se commessi da terzi; quindi, nel caso in questione, l’eventuale responsabilità penale degli autori della truffa a nulla rileva in sede disciplinare sportiva.
Il principio così espresso mira a garantire l’integrità delle competizioni sportive, assicurando che tutte le società rispettino le norme fiscali e contributive, a prescindere dalle circostanze specifiche che possano aver portato a eventuali violazioni.
Gli sviluppi
Questa settimana è prevista l’audizione da parte della Procura federale della società Brescia, dopodiché verrà fissata l’udienza dinanzi al Tribunale Federale.
In caso di accoglimento da parte del Tribunale Federale della richiesta della Procura la sanzione avrebbe effetto immediato e la classifica verrebbe modificata con rifessi sulle retrocessioni e sui playout: il Brescia retrocederebbe a la Sampdoria accederebbe ai playout.
Contro un’eventuale pronuncia negativa da parte del Tribunale Federale, il club potrebbe presentare appello ma difficilmente la decisione di primo grado verrebbe riformata nei successivi gradi di Giudizio poiché, in ambito disciplinare sportivo, è da tempo consolidato il principio secondo il quale, per ogni inadempimento, è prevista la sanzione di due punti di penalizzazione.