Lo sci italiano fa (ancora) festa con Federica Brignone.
A Lenzerheide, nell’ultimo Super G della stagione prima delle finali di Courchevel, infatti, la fuoriclasse milanese ha conquistato artimeticamente la coppa del mondo di specialità, proseguendo così il momento d’oro che ai Giochi di Pechino l’ha vista conquistare l’argento in gigante e il bronzo nella combinata, quarta italiana di sempre dopo Alberto Tomba, Deborah Compagnoni e Isolde Kostner capace di conquistare due podi nella stessa edizione di un’Olimpiade.
In Svizzera Brignone ha chiuso la propria prova solo al 9° posto, ma con l'”alibi” rappresentato dall’essere scesa in pista già con la certezza del trionfo, complice l’uscita per una caduta di Elena Curtoni, prima inseguitrice di Federica in classifica, benché staccata di 103 punti.
Il successo è andato all’outsider francese Romane Miradoli, 27 anni, al primo podio in carriera in Coppa. Alle sue spalle una rinata Mikaela Shiffrin, tornata sola in vetta alla classifica generale grazie all’opaca prestazione di Petra Vlhova. Terzo posto per la campionessa olimpica di Super G Lara Gut-Behrami. Quarta Marta Bassino.
Palpabile l’emozione di Brignone al termine della gara, alla quale ha assistito anche uno spettatore d’eccezione come Roger Federer: “Sono contentissima, mi spiace per Elena che sapeva che oggi doveva andare a tutta per recuperare ed è finita fuori gioco. La mia gara? Avrei voluto fare meglio, ma va bene così. E che emozione incontrare Roger Federer!” le parole di Federica a ‘Rai Sport’.