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Brignone è incontentabile, il podio non le basta e la mano preoccupa. Goggia fa un’ammissione e s’inventa il “misto mare”

Nel superG di La Thuile le due azzurre salgono sul podio ma la vittoria è di Emma Aicher. Brignone avvicina la Coppa e ammette: “Inammissibili certi errori”. La bergamasca svela: “Certe gare le devi solo finire”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un superG che per certi versi non si doveva neanche fare. La gara di La Thuile mette in evidenza tutti i problemi che ci sono stati con la pista valdostana negli ultimi giorni con tanto di cancellazione della discesa e di “riduzione” della prova che si è svolta oggi. L’Italia sorride ancora: non è arrivata la vittoria ma due podi per le azzurre Brignone e Goggia alle spalle del talento emergente di Emma Aicher.

Brignone, tensione doppia

Federica Brignone chiude al terzo posto la sua gara, conquista l’ennesimo podio di una straordinaria carriera e vede sempre più vicina la Coppa del Mondo. Sarebbero tutti gli ingredienti per essere più che felice ma ai microfoni Rai non lo è affatto, anzi è molto critica nei confronti della sua gara: “Per certi versi questa è la gara a cui tengo di più, di fronte alla mia gente. Ma oggi ho commesso tanti errori, troppi. Credo di aver subito un po’ di pressione. Pensavo a tante cose e non solo alla gara”.

Il momento più delicato quando ha battuto con la mano su una porta rischiando di cadere: “Non so come ho fatto a rimanere in pista, ho centrato in pieno quella porta, ho rischiato di rimanere incastrata. Questi sono errori inammissibili”. A fine gara quando il terzo posto è ormai acquisito si rilassa un po’: “Ho smaltito un po’ di nervosismo ma per come sto sciando oggi non posso essere troppo contenta anche se il terzo posto è un risultato molto positivo”.

La mano destra e la borsa del ghiaccio

Federica Brignone è in un momento davvero magico al punto che anche quando commette degli errori riesce sempre a rimediare. E laddove le avversarie uscirebbero di pista o perderebbero decimi su decimi, lei al massimo lascia per strada qualche centesimo. A metà tracciato l’azzurro ha preso in pieno una porta con il braccio destro, ha rischiato di andare in rotazione ma è riuscita a rimanere sul tracciato. A fine gara però l’azzurra è dovuta ricorrere a una borsa del ghiaccio sulla mano destra che un po’ di preoccupazione in vista delle prossime gare la desta.

Goggia scala la classifica e ai microfoni dà spettacolo

Formidabile in pista e forse anche di più fuori. Le interviste a Sofia Goggia non deludono mai e anche dopo il secondo posto a La Thuile non si smentisce. Per la bergamasca arrivano punti utili per salire al terzo posto della classifica e la conferma di aver ritrovato la sua sciato migliore: “Sapevo che sarebbe stata una gara difficile. A volte bisogna essere onesti e dire che ci sono gare in cui è importante arrivare in fondo. Io per sciare bene ho bisogno di sentire duro sotto gli sci, invece oggi era un “misto mare” la neve. Le condizioni erano davvero complicate ma bisogna fare un complimento agli organizzatori per quello che sono riusciti fare. Ora facciamo un all-in in America, alle Coppe e alle classifiche c’è an ora tempo per pensarci”.

Coppa del Mondo: Brignone a un passo dal sogno

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