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Budget cap, Red Bull all'attacco: spunta l'accusa di spionaggio

La stagione 2022 volge al termine, ma in Formula 1 non si spengono le polemiche sul Budget cap: Helmut Marko lancia una pesante accusa alla Mercedes

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La stagione 2022 di Formula 1 volge stancamente al termine e l’avverbio è quanto mai significativo per sottolineare come, dal punto di vista strettamente tecnico, un campionato così lungo, con ben 22 GP, uno in meno rispetto a quelli previsti originariamente (il GP di Russia cancellato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina non è stato sostituito), rischi di far perdere fatalmente interesse se, come accaduto quest’anno, la lotta per il titolo iridato si risolve con ampio anticipo.

F1 tra presente e futuro: dal 2023 sei Sprint Race, ma serve chiarezza su regole e punizioni

Certo, un anno fa di questi tempi lo scenario era completamente differente, con il testa a testa mozzafiato tra Lewis Hamilton e Max Verstappen che avrebbe vissuto gli ultimi due capitoli tra Interlagos ed Abu Dhabi, sede del concitatissimo GP conclusivo, disputato all’insegna di polemiche furiose la cui eco non si è spenta neppure 12 mesi più tardi. Anche nel weekend di San Paolo, comunque, nonostante Max Verstappen e la Red Bull si siano aggiudicati con ampio anticipi i titoli piloti e costruttori, i motivi di interesse non mancheranno, legati in particolare alla disputa della Sprint Race, la terza e ultima della stagione, numero che verrà raddoppiato nel Mondiale 2023.

Chiaro l’intento della FIA di aumentare lo spettacolo, obiettivo che deve andare però di pari passo con quella chiarezza regolamentare che è troppo spesso mancata in stagione, sia per quanto riguarda i frequenti casi di non uniformità nelle sanzioni ai piloti per le infrazioni commesse, sia a livello di scuderie e qui l’ovvio riferimento è all’eco del caso Budget cap, che è ancora lungi dal definirsi spenta.

Caso budget cap, la Red Bull rilancia ed accusa la Mercedes

La punizione inflitta alla Red Bull, che per aver sforato il tetto di spesadell’1.6% ha ricevuto “solo” un’ammenda oltre alla riduzione del monte ore da dedicare alla galleria del vento, ha scatenato le reazioni furenti di Ferrari e Mercedes, ma anche gli stessi vertici della scuderia di Milton Keynes hanno protestato reclamando la propria innocenza.

Non solo, il grande capo della Red Bull, Helmut Marko, intervistato da RTL, dopo la frecciata lanciata alla Ferrari e a Charles Leclerc, ha rilanciato sul tema lanciando una clamorosa accusa proprio alla Mercedes, accusando il team di Brackley di una sorta di “spionaggio” da parte di Shaila-Ann Rao, l’ex consulente legale della Mercedes poi passata a ricoprire un ruolo all’interno della FIA: “Siamo stati puniti per una minima infrazione nel primo anno di attuazione del Budget cap, quindi è evidente che questa sanzione draconiana sia stata imposta anche sotto la pressione delle altre squadre – l’attacco di Marko – Solo una squadra aveva avuto le informazioni in anticipo e trovo strano che un dipendente della Mercedes si sia trasferito alla FIA, lavorando su questi documenti per il limite di costo alla Mercedes ed è diventato poi responsabile del loro controllo proprio alla FIA”.

Red Bull all’attacco: “Sei team sono sopra ai limiti del budget cap”

Insomma, tra accuse e controaccuse, rivelazioni, segreti e gole profonde, la Formula 1 non si smentisce mai e ora con il presunto nuovo caso di spionaggio non può che tornare alla mente quello “leggendario” del 2007, che vide protagonisti Ferrari e McLaren, con la Rossa vittima dell’operato del proprio ex dipendente Nigel Stepney. Tornando al Budget cap, Marko non si è fermato qui, arrivando a sostenere che la Red Bull non sia stata l’unica scuderia a sfiorare il tetto di spesa consentito: “Penso che attualmente sei squadre siano al di sopra dei limiti del budget cap – ha dichiarato in un’altra ‘intervista concessa ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” – Del resto i prezzi dell’energia sono stati esponenziali. Non credo che nel 2022 sforeremo il tetto, anche perché stiamo incrementando le risorse umane nel nostro settore finanziario, in modo da avere la sicurezza necessaria, m sono convinto che la situazione inerente al budget-cap diventerà molto più chiara nei prossimi anni”.

Budget cap, Red Bull all'attacco: spunta l'accusa di spionaggio Fonte: Getty Images

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