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Bufera su Rocchi, in tribuna a San Siro col braccialetto dell'Inter: la spiegazione e le polemiche

Il designatore arbitrale pescato sugli spalti dalle telecamere al Meazza durante la gara dei nerazzurri con l'Atalanta, sui social infuria la tempesta

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Può una partita senza grossi errori arbitrali e praticamente a senso unico come Inter-Atalanta di ieri sera, vinta dalla squadra di Inzaghi per 4-0, scatenare una polemica sui fischietti? Può se il designatore arbitrale viene pescato in tribuna col braccialetto dell’Inter. Cosa è successo e la bufera sul web.

Il braccialetto di Rocchi fa discutere

Per l’arbitro in campo, Marchetti di Ostia Lido, è stata una gara abbastanza tranquilla quella tra Inter e Atalanta ma i tifosi da casa si sono soffermati sul suo capo, ovvero sul designatore Rocchi. Le telecamere delle tv lo hanno ripreso evidenziando al suo polso il braccialetto dell’Inter. In realtà si tratta del pass che la società nerazzurra concede a tutti gli ospiti della tribuna Vip ma neanche questo è bastato a fermare i più scalmanati del web.

I tifosi attaccano il designatore sui social

Fioccano le reazioni: “Brutto dover condividere il tifo con persone che piangono per il braccialetto di accredito della tribuna vip” ma anche: “Questa cosa di Rocchi e del braccialetto dell’Inter è una fesseria. Ma mi faccio una domanda: il designatore degli arbitri di serie A, responsabile della Commissione arbitri nazionali serie A e B dell’AIA ha bisogno dell’invito dell’Inter per andare a San Siro?” e poi: “Tavola rotonda con Marotta prima, in tribuna a San Siro dopo. Non è il braccialetto il problema di Rocchi. È questo continuo e sfacciato rapporto “aperto” che poi si tramuta in decisioni arbitrali poco chiare, a preoccupare. Nessun complotto, per carità”

“Rocchi se non voleva fare la figura di m.. che ha fatto doveva DIMETTERSI dopo che un professionista gli grida in diretta che i suoi stanno cercando di pilotare una partita.. l’Aia agli occhi di molti tifosi non è più sopra le parti e non è questione di braccialetto…” e poi: ” abbiamo capito dov’è Rocchi …. pochi dubbi: Marotta League più viva che mai” e ancora: “Beh, ha necessità di un braccialetto per essere riconosciuto. Io penso che lo abbia fatto di proposito, con la sfacciataggine della protervia che gli consente di fare ciò che vuole e di passarla sempre liscia. Malafede” e anche: “Secondo voi è normale avere arbitri tifosi che lo dimostrano in maniera spudorata? In questo caso addirittura il designatore Rocchi aaahh se quel braccialetto fosse stato bianconero”

Il web è scatenato: “Il problema della relazione tra Rocchi e Marotta è su due livelli: il primo è la chiara anomalia che fa pensare a un sosta ovviamente manipolato, il secondo è che un’intera classe giornalistica e di tifo anti juventino non lo faccia notare” e poi: “Dopo lo zainetto di Doveri ecco il braccialetto di Rocchi. Inutile affannarsi con acquisti mirati & costosi. Rocchi in tribuna è una garanzia” e infine: “Gli interisti che si giustificano per il braccialetto di Rocchi…come se fosse normale che il designatore degli arbitri vada nell’area vip della sua squadra del cuore assieme a Marotta”.

La spiegazione di Marelli

Sul caso è intervenuto anche Luca Marelli. Il talent arbitrale di Dazn scrive su Facebook parlando sia dell’auricolare che aveva il designatore sia sul braccialetto nerazzurro: “Tutti gli osservatori ascoltano le conversazioni in campo e con la sala VAR per valutare la comunicazione degli arbitri. L’auricolare utilizzata da Rocchi, infatti, è probabilmente l’auricolare che utilizzava lui in campo dato che ogni arbitro ed assistente ha la propria personalizzata con il calco dell’orecchio. Anche io, dopo tanti anni, conservo ancora la mia auricolare con calco personalizzato. Nel caso in cui non sia presente un Organo Tecnico, l’auricolare per l’ascolto viene tenuta dall’Osservatore Arbitrale. Il braccialetto. In tutti gli stadi italiani, per poter accedere all’hospitality, viene fornito un braccialetto per consentire ai responsabili di individuare chi abbia l’autorizzazione ad entrare nelle aree dedicate. Questo avviene a Milano, Torino, Roma, Napoli ed anche a Lecco (città non a caso, perché sono stato loro ospite lo scorso anno in un turno infrasettimanale). Insomma, ovunque (e per motivi facilmente intuibili). Insomma non c’è nulla di strano da commentare. Sarebbe molto più interessante capire perché Rocchi fosse a San Siro: forse per vedere in un big match Marchetti che si sta giocando il posto da internazionale dal prossimo primo gennaio? Forse, eh…”.

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