Che lo sport sia un affare di famiglia non è un mistero, ma vedere un Berlusconi salire sul ring fa comunque un effetto molto particolare. Anche perché il Berlusconi in questione si chiama Lorenzo Mattia, figlio di Pier Silvio e di Silvia Toffanin, che a Savona ha debuttato nel pugilato sotto l’egida federale vincendo il suo incontro con Filippo Pegorari, mostrando subito lampi di classe e dimostrando di poter legittimamente ambire a fare strada nel mondo della boxe.
- Il debutto nel pugilato federale davanti a mamma e papà
- La passione di Pier Silvio e la "lezione di vita" del ring
Il debutto nel pugilato federale davanti a mamma e papà
Debita è la premessa: stiamo parlando di un ragazzino di 15 anni, che fa sport per divertimento e che non ha alcuna intenzione di voler fare il passo più lungo della gamba. Chiaro però che con quel cognome non è possibile passare inosservato: sugli spalti del PalaPagnini hanno trovato posto anche papà Pier Silvio e mamma Silvia, orgogliosi dei passi in avanti fatti dal loro primogenito (in famiglia c’è anche una sorella, Sofia Valentina, di 5 anni più piccola).
Lorenzo Mattia ha debuttato in un match organizzato dalla FPI, dopo che nei mesi scorsi aveva comunque fatto parlare di sé grazie ai risultati ottenuti nel Kombat Tour Italia, un circuito nazionale che l’ha portato a conquistare il titolo regionale ligure Under 15 (dal momento che la residenza di famiglia è a Portofino) nella categoria dei 50 kg di peso. Adesso però l’asticella s’è alzata, con il piccolo Berlusconi che ha fatto il suo esordio nella categoria Under 17 con un peso di 55 kg, battendo appunto Pegorari del Barge Team e destando un’ottima impressione.
La passione di Pier Silvio e la “lezione di vita” del ring
Lorenzo Mattia è seguito passo dopo passo da Amedeo Marai, che ha potuto constatarne i progressi mostrati anche in allenamento nel corso degli ultimi mesi. Una crescita sportiva che va di pari passo con la voglia di non porsi troppi limiti, suffragata anche dalla volontà dei genitori di accompagnarlo in questo percorso.
In verità la passione gliel’ha trasmessa proprio il papà: Pier Silvio è stato infatti un boxeur in età adolescenziale, anzi è stato pugile e anche karateka. “Quando Lorenzo ha saputo la cosa ha voluto provare, ma sono contento perché so quanto il pugilato sia una scuola di comportamento”, ha dichiarato non molto tempo fa l’attuale presidente di Mediaset a Vanity Fair.
“Il pugilato insegna l’impegno quotidiano, il rispetto e la perseveranza. Gli sport di combattimento non sono violenti, come molti pensano in maniera errata: il nemico sul ring non è mai l’avversario, ma sono le difficoltà della vita che impari ad affrontare attraverso il sacrificio, senza alcuno sconto”. Per ora tutto procede senza intoppi: “Alla mamma dico sempre che non c’è nulla di scritto per il futuro, ma che è qualcosa che Lorenzo vedrà a valuterà passo dopo passo”, ha concluso Pier Silvio, che intanto però s’è goduto la prima vittoria nel mondo del “vero” pugilato del figlio.
