Il Cagliari è ripartito nella nuova stagione con un nuovo assetto, anche se con una rosa con diverse conferme. Tranne una: quella di Radja Nainggolan, inseguito a lungo, ma mai raggiunto. Il presidente Tommaso Giulini ha letto il fallimento della trattativa in due maniere: da tifoso, con tanti rimpianti, ma anche risparmiando cifre importanti come presidente. Lo ha rivelato a Tuttosport.
“Dal punto di vista del tifoso ho un grandissimo rimpianto. Dal punto di vista societario, invece, dati i problemi economici del calcio, da presidente dico che alla fine sono contento che la trattativa non sia andata in porto, dati i costi. Ma da tifoso lo rimpiango e non poco”. Il patron del Cagliari ha parlato anche di Eusebio Di Francesco e della sua voglia di rivalsa, dopo il pesante fallimento di cui è stato protagonista alla Sampdoria nella scorsa stagione: “La sua voglia di rivalsa dopo l’esperienza alla Samp mi ha molto colpito, è un allenatore importante, ha disputato una semifinale di Champions a Roma. Per arrivare a un tecnico così importante, evidentemente, il Cagliari aveva bisogno che questo allenatore passasse attraverso un fallimento. E il fallimento che Di Francesco ha incontrato alla Samp lo ha fatto tornare con più voglia e fame”.
Giulini ha anche commentato la sentenza del Giudice Sportivo, lo 0-3 a tavolino inflitto al Napoli, con punto di penalizzazione, per non essersi presentato sul campo della Juventus: “Mi auguro veramente che non ci siano state pressioni nei confronti della Asl, visto che qualcuno lo ha ipotizzato. Dobbiamo capire che siamo tutti sulla stessa barca. E aiutare il sistema a uscire da questa congiuntura. Mi auguro che tutto ciò che è successo non sia stato fatto a comando. Se no sarebbe disgustoso”.