Si salvi chi può: il Lecce può, il Cagliari forse. Un gol di Krstovic a sei minuti dal 90′ regala ai pugliesi un punto fondamentale e gela l’Unipol Domus che già assaporava i tre punti. Finisce 1-1 lo scontro diretto per non retrocedere al termine di una gara intensissima ed equilibrata tra rossi diretti e VAR in continuo utilizzo. L’aveva sbloccata Mina al 26′, dopo un gol giustamente annullato a Deiola per fallo di mano, e il Cagliari stava difendendo con i denti – nonostante fosse rimasto in dieci dalla fine del primo tempo per l’espulsione di Gaetano – il prezioso vantaggio, prima del colpo di scena finale per un Lecce che non solo non si è mai arreso ma che dopo il pari nei minuti finali ha sfiorato il successo colpendo due volte i pali, prima con Baschirotto e poi con Sansone e con Scuffet chiamato a un paio di prodezze prima del fischio finale. Finisce in parità, il Lecce sale a 37 punti e può dirsi salvo, il Cagliari si porta a 33 punti ed aspetta i risultati delle altre squadre coinvolte in basso.
- Cagliari-Lecce, la chiave tattica della partita
- I top e flop del Cagliari
- I top e flop del Lecce
- Cagliari-Lecce: il tabellino del match
Cagliari-Lecce, la chiave tattica della partita
Cambiano tutto i padroni di casa dal punto di vista tattico: Ranieri passa dal 3-4-2-1, visto nella precedente gara contro il Genoa, al 4-4-2 che assicura maggiore stabilità in fase difensiva. Luvumbo viene schierato in posizione di esterno sinistro di centrocampo, per spingere in velocità sulla fascia, e affianca i due attaccanti. Anche il Lecce di Gotti si schiera a specchio con il 4-4-2 con Dorgu e Oudin sulle fasce e la coppia di centrali in attacco Piccoli e Krstovic. Per i giallorossi torna anche Ramadani in mediana con Blin al suo fianco.
I sardi impostano il gioco per vie centrali ma trovano grande compattezza del Lecce e tentano di conseguenza di avere maggiori spunti in avanti sfruttando maggiormente il lavoro delle corsie esterne. I giallorossi impostano il gioco dal basso ma soffrono la pressione altissima del Cagliari che tenta di chiudere le vie di passaggio.
Dopo l’espulsione diretta di Gaetano a fine primo tempo, Ranieri stravolge il Cagliari e lo dispone con il 5-3-1: esce Zappa, Wieteska rientra nei tre centrali di difesa con Nandez che va a fare il quinto di destra e Augello il quinto di sinistra. Il Lecce domina nel gioco nel secondo tempo finché non cresce al punto tale da trovare il pareggio e sfiorare anche la vittoria.
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I top e flop del Cagliari
- Mina 7.5 ‘Yerry, Yerry, Yerry’. E’ acclamatissimo dai tifosi dopo il gol pesantissimo, da vero centravanti, che sblocca la gara al 26′ da calcio piazzato: sfrutta una palla bassa e con il piatto destro batte Falcone da posizione ravvicinata.
- Scuffet 7. Decisivo nei momenti caldi del match, con l’aiuto dei pali e con alcune sue prodezze evita il ko dei suoi
- Deiola 6.5. Aveva sbloccato la gara al 16′ quando su Pongracic era riuscito a recuperare palla e tirare dalla distanza, trovando una deviazione vincente, ma il VAR ha annullato tutto per un suo tocco di mano in fase di conquista palla. Ammonito nel finale di gara.
- Nandez 6. Nel primo tempo spinge di più, nel secondo è costretto ad abbassarsi maggiormente come quinto di destra di difesa. Bene in fase di copertura.
- Luvumbo 5.5. Gioca sulla fascia sinistra da esterno di centrocampo ma si esalta maggiormente in fase offensiva quando attacca la profondità, tenta la giocata o il cross verso il centro dell’area.
- Gaetano 5. Era riuscito anche a fare un assist per Mina ma, a fine primo tempo, entra in modo scomposto a centrocampo e dopo un’attenta revisione al VAR è rosso diretto per l’ex Napoli.
I top e flop del Lecce
- Krstovic 7. Nel finale di gara sfrutta una palla di Almqvist che taglia tutta l’area e mette dentro il gol del pareggio.
- Blin 6.5.Ha completato il maggior numero di contrasti nella partita (42) dimostrando di essere una diga invalicabile a centrocampo.
- Almqvist 6.5. Entra al 72′ con il piglio giusto, nel finale di gara entra in area dalla destra e serve un assist tagliente e talmente perfetto per Krstovic che non può sbagliare.
- Ramadani 6. Positivo il suo ritorno in campo dopo quasi un mese: riesce ad assicurare un buon rendimento e compattezza in mediana.
- Dorgu 6. Spinge ma non abbastanza in fase offensiva, gioca da laterale sinistro ma non si rende pericoloso in particolar modo.
- Gallo 6. Crea il maggior numero di occasioni (2) nella partita attraverso i suoi cross dalla fascia.
- Baschirotto 6. All’ 86′ ha avuto una clamorosa opportunità di far gol e di vincere la partita con un suo colpo di testa che si impatta sul palo.
- Oudin 5.5. Qualche cross pericoloso e niente di più, lontano dalla porta. Fuori dopo 71 minuti.
- Piccoli 5. Intervento in ritardo su Mina che gli costa l’ammonizione e la squalifica al prossimo turno di campionato nella gara contro l’Udinese. Durante tutta la gara resta insignificante in avanti e non riesce a sfruttare le poche palle pericolose che ha a disposizione.
Cagliari-Lecce: il tabellino del match
CAGLIARI (4-4-2): Scuffet; Zappa (46′ Wieteska), Mina, Dossena, Augello (77′ Azzi); Nandez (90+1′ Obert), Makoumbou, Deiola, Luvumbo (67′ Shomurodov); Gaetano, Lapadula (46′ Sulemana). A disp. Radunovic, Aresti, Prati, Hatzidiakos, Oristanio, Pavoletti, Petagna, Kingstone, Di Pardo. All. Claudio Ranieri.
LECCE (4-4-2): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Oudin (72′ Almqvist), Blin, Ramadani (72′ Rafia), Dorgu (59′ Pierotti); Krstovic, Piccoli (46′ Sansone). A disp. Brancolini, Samooja, Borbei, Venuti, Gonzalez, Berisha, Touba. All. Luca Gotti.
ARBITRO: Marcenaro di Genova.
RETI: 26′ Mina (C), 84′ Krstovic (L)
NOTE: Ammoniti Scuffet, Nandez, Deiola (C), Piccoli, Sansone, Ramadani, Baschirotto (L); espulso Gaetano (C) al 44′ per grave fallo di gioco.
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