Prosegue l’inchiesta relativa alle scommesse online, che ha già coinvolto giocatori del calibro di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Nella prima mattinata odierna, è scattato l’allarme in casa Benevento e, in particolare, all’interno dell’abitazione di Christian Pastina, punto di riferimento della difesa giallorossa in Serie C.
Oltre al classe 2001, indagati anche Gaetano Letizia, Massimo Coda e Francesco Forte, protagonisti con la maglia del club sannita nel recente passato.
- Perché sono indagati Christian Pastina e Gaetano Letizia
- Chi sono Pastina e Letizia: la carriera dei due calciatori
- Massimo Coda, a rischio la promozione in Serie A?
Perché sono indagati Christian Pastina e Gaetano Letizia
Intorno alle ore 7:20 del mattino, Christian Pastina è stato svegliato da alcuni uomini della Guardia di Finanza, autorizzati a perquisire la sua abitazione e a sequestrare tutti i dispositivi digitali presenti in casa e di proprietà del 21enne originario di Battipaglia (SA). Il provvedimento è scattato per la presunta violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989, che non consente agli sportivi di scommettere sulla disciplina che praticano, in questo caso il calcio.
Pastina, l’unico dei quattro indagati che veste ancora la maglia del Benevento, si è detto estraneo ai fatti. Ai militari che gli hanno fatto visita in data odierna, ha riferito di avere un conto gioco aperto, ma di averlo lasciato nella disponibilità dell’ex compagno Gaetano Letizia, oggi alla Feralpisalò. Benevento scosso dal “polverone” sollevato questa mattina, ma pronto a difendersi in ogni sede per tutelare la sua immagine.
Il rischio di responsabilità oggettiva del club c’è, ma soltanto nel caso in cui i tesserati abbiano scommesso sulla sconfitta del Benevento. Nel giro di poche settimane, sono attese novità anche sulle partite interessate.
Chi sono Pastina e Letizia: la carriera dei due calciatori
Nato a Battipaglia il 15 febbraio 2001, Christian Pastina ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili dell’Avellino, dove ha militato nella stagione sportiva 2016/17. Poi, complice il mancato impiego, si è immediatamente concretizzato il passaggio al Benevento di Oreste Vigorito. Qui, appassionati e addetti ai lavori hanno toccato con mano la costante crescita del talento campano, protagonista con l’U17 e l’U19 degli Stregoni, che gli ha consentito di ritagliarsi uno spazio anche all’ambito Torneo di Viareggio nell’annata 2018/19.
L’esordio in Serie B arriva nel campionato successivo, mentre nella stagione 2019/20 mette piede addirittura in Serie A, collezionando un totale di tre presenze e un assist. L’anno scorso, in un campionato fortemente condizionato dagli errori di proprietà e area tecnica, ha fatto registrare 16 apparizioni e il suo primo gol tra i professionisti. Oggi, invece, è il pilastro della retroguardia sannita: Andreoletti si fida di lui e ha dovuto rinunciare al ragazzo di Battipaglia soltanto contro il Monterosi, causa squalifica.
Gaetano Letizia, ormai volto noto del football nostrano, rappresenta il prototipo di calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero. Tecnico, cattivo, duttile. Gioca con facilità sia a destra che a sinistra, preferibilmente in una difesa a quattro, ed è finito ai margini del nuovo progetto Benevento solo per via del suo ingaggio oneroso. Uno stipendio da Serie B che lo ha riportato proprio in cadetteria, a vestire la casacca della Feralpisalò, che lo ha prelevato in prestito dal sodalizio guidato da Oreste Vigorito.
Originario di Napoli, 33 anni, Letizia è diventato uomo nelle giovanili del Pianura e dell’Aversa Normanna, prima di emergere con i colori del Carpi, con la famosa doppia promozione targata Fabrizio Castori. A Benevento era diventato un simbolo, prima che si incrinasse il rapporto con la tifoseria, scottata dalle due retrocessioni incassate nelle ultime tre stagioni.
Massimo Coda, a rischio la promozione in Serie A?
Massimo Coda, punto di riferimento del reparto offensivo della Cremonese di Stroppa, insegue l’ennesima promozione dalla B alla A. Autentico trascinatore della compagine grigiorossa, nonché bomber dell’undici titolare, l’ex centravanti del Genoa non vuole perdersi la seconda parte di campionato e l’opportunità di centrare il salto di categoria.
Trema anche la Cremonese, che rischia di perdere il suo miglior giocatore per diversi mesi. Qualora le indagini trovassero riscontri importanti sui dispositivi digitali dei calciatori interessati, potrebbero scattare le squalifiche entro la fine del mese di gennaio. Se i tesserati hanno scommesso sul calcio, o addirittura sulla loro squadra di appartenenza, le sanzioni si aggirerebbero intorno ai 12 mesi di stop.
Nel pomeriggio, a proposito della posizione di Coda, è intervenuto il direttore sportivo della Cremonese, Simone Giacchetta, per dire che l’attaccante ha chiarito con il club la sua posizione:
Non solo ci ha avvisati tempestivamente del fatto che erano in corso delle verifiche ma ci ha anche rassicurati sulla sua posizione. Si sta allenando e sarà a disposizione del mister per la gara con il Pisa