Almeno 57 persone sono rimaste ferite ieri sera a Sofia nel corso di violenti scontri scoppiati fra polizia e gruppi di tifosi di calcio a margine della partita fra Bulgaria e Ungheria, valida per le qualificazioni agli Europei del 2024. L’incontro si e’ svolto allo stadio Vasil Levski della capitale bulgara senza la presenza di pubblico. Tra i feriti vi sono sia dimostranti che poliziotti. Alcune migliaia di manifestanti, appartenenti a tifoserie di vari club, poco prima della partita hanno cominciato a lanciare petardi, sassi e bottiglie contro le forze di polizia schierate in forze per garantire l’ordine pubblico. Gli agenti hanno risposto con l’impiego di idranti. All’origine delle proteste, secondo i media, l’insoddisfazione delle tifoserie per la decisione della Federcalcio bulgara di far svolgere la partita con l’Ungheria a porte chiuse. I dimostranti hanno chiesto a gran voce le dimissioni del presidente della Federcalcio Borislav Mihajlov.
Calcio, scontri a Sofia a margine di Bulgaria-Ungheria
In migliaia protestano contro la Federcalcio bulgara: 57 feriti tra dimostranti e polizia
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