La Juventus rompe gli indugi sul mercato e si prepara a mettere a segno la prima mossa e a prendere un giocatore per rinforzare la squadra a disposizione di Massimiliano Allegri. Più che sul centrocampo di cui si è parlato a lungo, i bianconeri decidono di rinforzarsi in difesa puntando su Tiago Djalò a lungo nel mirino anche della rivale Inter.
- Juve, Djalò in arriva: Inter superata
- Djalò: la pedina perfetta per Allegri
- Djalò e il legame con Milan e Leao
Juve, Djalò in arriva: Inter superata
La trattativa per portare Tiago Djalò a Torino dura già da qualche tempo ma solo nelle ultime ore ha subito una netta accelerazione. La Juventus ha deciso di rompere gli indugi e di assicurarsi il difensore portoghese classe 2000. Il trasferimento del giocatore è ormai ad un passo e mancano solo i classici ultimi dettagli. Il portoghese è in scadenza di contratto con il Lille ma piuttosto che aspettare il prossimo giugno, i bianconeri hanno deciso di bruciare i tempi e di mettere il giocatore a disposizione sin da subito di Massimiliano Allegri sborsando 2 milioni di euro al club francese.
Djalò: la pedina perfetta per Allegri
Tiago Djalò è stato a lungo nel mirino anche dell’Inter. La formazione nerazzurra lo segue da tempo ma Marotta avrebbe preferito aspettare l’estate e portarlo a Milano da parametro zero. Giuntoli ha dunque colto l’opportunità giusta per beffare la rivale e mettere a disposizione di Massimiliano Allegri un giocatore che sembra perfetto, grazie alla sua velocità, per giocare in una difesa a tre. Del resto il portoghese in passato ha ricoperto anche il ruolo di terzino basso a destra e dunque porta in dote una duttilità tattica importante.
Djalò e il legame con Milan e Leao
Tiago Djalò già conosce l’Italia anche se non il campionato italiano. Nel 2019 il giocatore portoghese infatti si aggrega alla Primavera del Milan allenata da Federico Giunti. L’allenatore nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha rivelato: “Si vide subito che era un giocatore di enormi potenzialità. Non era solo tecnico ma anche dotato di grande intuito e tempismo. Ci mise poco a convincermi a schierarlo titolare e ricordo tante belle prestazioni. Rimpianto per il Milan? Difficile dirlo a posteriori. Ha fatto una scelta cedendo un giocatore che in quel momento non era ritenuto pronto per la prima squadra e l’ha fatto per uno come Leao, quindi non si può dire nulla”.