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Calcioscommesse: le parole di Armando Izzo dopo la condanna in primo grado a 5 anni

Il Tribunale di Napoli ha inflitto una pena di 5 anni al difensore per una vicenda risalente all'epoca della sua militanza nell'Avellino

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Sono le 17:06 quando l’agenzia ANSA trasmette questa notizia che desta inevitabile attenzione, vista la notorietà del principale protagonista di questa vicenda giudiziaria estremamente rilevante.

Il difensore del Monza, Armando Izzo, coinvolto in un caso di calcioscommesse e criminalità organizzata ricorda il take di agenzia, è stato condannato a cinque anni di reclusione dalla VI sezione penale del Tribunale di Napoli, per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. Una sentenza di primo grado, pronunciata nel pomeriggio di oggi, giovedì 4 maggio.

Armando Izzo condannato a cinque anni in primo grado

Izzo è stato condannato a cinque anni di reclusione, al termine di un processo scaturito dalle indagini condotte dal pm anticamorra Maurizio De Marco, titolare dell’inchiesta legata profondamente al territorio e agli intrecci di Secondigliano.

Concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva sono i reati contestati al giocatore, che, in questa vicenda, ha sempre respinto contatti con ambienti criminali e gli addebiti, tanto da scegliere il rito ordinario.

Il pm, nel corso della sua requisitoria, aveva chiesto per il calciatore napoletano in forza al club brianzolo (è arrivato in prestito dal Torino l’estate scorsa) una condanna a 4 anni e 10 mesi, per un fatto specifico risalente al campionato 2013-2014, quando Izzo vestiva la maglia dell’Avellino e militava in B.

Fonte: ANSA

Armando Izzo con la maglia del Monza

Calcioscommesse: le accuse del pm

Secondo quanto ricostruito, l’attuale difensore del Monza sarebbe stato coinvolto nell’indagine condotta dalla procura napoletana che ha investito l’Avellino, all’epoca iscritto alla serie cadetta, per una gara del campionato 2013-2014.
Il Mattino entra nel dettaglio riportando che secondo l’accusa, il calciatore si sarebbe prestato a combinare la partita di B Modena-Avellino, finita 1-0, mentre la seconda partita nel mirino nella medesima stagione, contro la Reggina, non lo avrebbe visto coinvolto in alcun modo.
Fonte: ANSA
Izzo con la maglia dell’Avellino

Il possibile appello contro la condanna

Difeso dagli avvocati Alfredo Capuano e Salvatore Nugnes, Izzo (uno degli imputati in questo processo) è stato assolto dall’altro capo di imputazione, a proposito dell’altro match ritenuto sospetto e finito sotto la lente della procura.
Nel corso di un probabile appello, che potrebbe scaturire da questa condanna, il calciatore potrà dimostrare le proprie ragioni nel tentativo di ribaltare la sentenza pronunciata dal Tribunale di Napoli.

Condanna Izzo: la nota del Monza

Il Monza ha pubblicato un comunicato ufficiale sul suo sito web in cui ribadisce “totale vicinanza e supporto” a Izzo dopo la condanna: “AC Monza ha appreso che il proprio tesserato Armando Izzo è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. AC Monza esprime totale vicinanza e supporto ad Armando, convinta della sua estraneità all’ambiente criminale. Gli avvocati del calciatore sono delusi dalla sentenza e attendono di leggerne le motivazioni; dopodiché presenteranno appello”.

Condanna in primo grado: le parole di Izzo

Lo stesso Izzo ha affidato a un post social il suo commento sulla vicenda:

“Sono molto deluso dalla sentenza di primo grado. Sono stato assolto per non aver commesso il fatto nella partita Avellino-Reggina del 25 maggio 2014 ma vengo accusato di aver combinato la partita Modena-Avellino del 17 maggio 2014, una partita che non ho neanche giocato. Leggerò le motivazioni con i miei avvocati e presenteremo appello. Credo nella giustizia e sono sicuro che verrà dimostrata la mia assoluta estraneità all’ambiente criminale. Ringrazio AC Monza e la mia famiglia, che mi sono sempre vicini. Non smetto di combattere”.

Calcioscommesse: le parole di Armando Izzo dopo la condanna in primo grado a 5 anni Fonte: ANSA

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