Poteva continuare ad arbitrare un altro anno ma a 45 anni ha detto stop. Gianpaolo Calvarese ha lasciato l’Aia con una decisione sorprendente, anche se resterà nel mondo del calcio come talent arbitrale per Amazon Prime Video, che si è assicurata parte delle gare della prossima Champions. E’ lo stesso ex fischietto di Teramo a spiegare le sue ragioni in un’intervista al Corriere della Sera in cui torna anche sulla sua ultima gara in serie A, Juventus-Inter del 21 maggio scorso, quando prese 4 da tutti i giornali per una prova giudicata da tutti disastrosa.
Calvarese spiega perché ha scelto di dimettersi
Dice Calvarese: «È stata una decisione sofferta, ma l’ho presa per seguire da vicino la mia azienda di integratori. Vorremmo lavorare con squadre professionistiche e la scelta di dimettermi è stata l’unica percorribile per non incorrere in eventuali conflitti d’interesse. Amazon è arrivata dopo. Mi ha preso in contropiede, ma è un’opportunità stimolante. Mi mancherà l’adrenalina del campo. Amazon Prime ha un grande progetto, avrò una Var Room simile a quella degli arbitri e potrò comunicare con i telecronisti su episodi importanti: sarà un esperimento innovativo».
Calvarese ammette che avrebbe dovuto gestir meglio Juve-Inter
L’ultima Juventus-Inter da lui diretta ha generato tante discussioni: «Le polemiche fanno parte del gioco, il clamore mediatico di certe gare amplifica le decisioni. La gestione di quella gara poteva essere fatta meglio e me ne rammarico, ma non mi fate entrare negli episodi specifici, generebbero ulteriori discussioni che potrebbero essere strumentalizzate, da una o dall’altra squadra o da terzi .La mia decisione con quel match non c’entra, è determinata da altri elementi, come ho detto. C’era la possibilità di proseguire come arbitro e non solo come Var, ma ho scelto di lasciare per la mia azienda»
Sulle pressioni che eserciterebbero i club Calvarese dice infine: “I club non mettono pressione, ma una decisione può spostare equilibri economici importanti: l’unica arma è prendere buone decisioni e per prenderle bisogna essere preparati. Gli arbitri devono essere consapevoli che un fischio pesa”.
“Il miglior arbitro è la “squadra” degli arbitri, come ha rimarcato il nuovo designatore Gianluca Rocchi. Mancini durante gli Europei ha detto: con i singoli si vince la partita, con la squadra il campionato. È un concetto che sposo. A livello europeo dico Kuipers”.