Fa sempre e comunque discutere, anche se è risalito fino a minacciare l’egemonia di Jannik Sinner in testa alla classifica ATP e al centro della questione c’è la scelta del completo rugbistico (non tutta opera sua) e un taglio di capelli da bad boy. Lo spagnolo ha rotto quella quiete che anche il rivale di sempre aveva toccato in qualche modo destando interrogativi sulla scelta di stile.
Ma qui potremmo spingerci oltre e sostenere l’azzardo, perché le strisce e il nuovo look sono davvero d’impatto. Intento comprensibile, perché non è altro che una mera esigenza commerciale seppur omaggio a uno degli sport dalla più nobile tradizione in quel di Francia.
- Alcaraz new look al Roland Garros 2025
- L'omaggio al rugby e alla Francia
- La rasatura, Spagna contro resto del mondo e barbiere
Alcaraz new look al Roland Garros 2025
Quando Alcaraz entra in campo per il secondo incontro del tabellone che lo vede contrapposto all’ungherese Marozsan, a colpire non è solo l’andamento fiero, sicuro dello spagnolo al suo ingresso in campo a Parigi, nel campo che lo ha già visto trionfare la scorsa stagione quando alzò il trofeo simbolo del torneo del Grande Slam simbolo sulla terra battuta e che è legato, a doppio filo, a Rafa Nadal.
Una generazione diversa, un esempio di stile e lealtà, valori tennistici imprescindibili e che lo hanno reso l’antagonista perfetto di Roger Federer fino a quando non siamo entrati nell’era big 3.
L’omaggio al rugby e alla Francia
A suscitare interesse è però anche l’immagine che viene proposta da Alcaraz. Lo spagnolo si è infatti presentato a Parigi con una maglietta bianca a strisce nere con contorni blu acceso e pantaloncini neri. Il completo, ovviamente griffato Nike suo sponsor tecnico, ha destato immediata sensazione a prescindere dal voler omaggiare la cultura sportiva francese a cui rimanda il concept della striscia a banda alta.
Alcaraz ha scelto questo abbinamento infatti in onore del rugby, sport che in Francia ha rilevanza nazionale, consapevole che l’obiettivo ha comunque una doppia finalità commerciale (come avvenuto per Sinner) e che le reazioni, sui social, possono non essere unanimi (e quando lo sono?).
Nell’intervista post partita, l’apoteosi: Carlos ha tentato di ingraziarsi il pubblico con l’inno tennistico transalpino e una certa euforia.

Carlos Alcaraz con completo e taglio al centro dei social
La rasatura, Spagna contro resto del mondo e barbiere
Meno divisiva la scelta di rasarsi, paradossalmente. Una opzione mai considerata fino ad ora dallo spagnolo che, pur giovanissimo, aveva optato per una indubbia misura e moderazione forse obsoleti, negli anni 20.
Secondo quanto riferito dagli stessi commentatori in diretta live, per l’occasione Carlos non si sarebbe affidato alle abili mani di professionisti francesi ma avrebbe deciso di far arrivare a Parigi per questo cambio look il barbiere a cui si affida di solito quando è in Spagna, in Murcia e di affidargli il compito di curare la sua immagine al secondo turno del Roland Garros.
Una rasatura estrema, secondo alcuni, un taglio azzardato stando ad altri. Di certo stupiti da un look così inedito da parte sua. Non da parte dei suoi tifosi che hanno celebrato anche questo nuovo capitolo, con outfit e taglio senza precedenti.