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Carlos Sainz e la manovra scorretta che inguaia il padre: caso alla Dakar

Mentre Nasser Al-Attiyah si avvia al quinto trionfo della carriera nel raid più famoso del mondo, il pilota della Ferrari ha rischiato di far squalificare il padre prendendosi un rimprovero dall'organizzazione

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Il sogno di Carlos Sainz di trionfare alla Dakar per la terza volta in carriera è ormai quasi svanito, sebbene alla fine del raid più famoso del mondo manchi ancora più di una settimana.

Viceversa, a sorridere è un altro mito del mondo del rally, e in generale dello sport mondiale, avendo al proprio attivo anche un bronzo olimpico nel tiro a volo, come il qatariota, Nasser Al-Attiyah, vicino al quinto trionfo della propria carriera alla Dakar.

Dakar 2023, Al-Attiyah verso la leggenda: il quinto trionfo è a un passo

Questo lo stato dell’arte dopo la quinta tappa dell’edizione numero 45 del rally in corso di svolgimento in Arabia Saudita, valido come prima prova del campionato del mondo 2023. Al-Attiyah, già vincitore della seconda tappa, si è imposto anche nella quinta frazione. la Ha’il-Riyadh, su un tracciato di 358 km di prova speciale, modificato dagli organizzatori a causa della pioggia dei giorni scorsi. Al campione del mondo 2014 e 2015 è “bastato”, verbo in verità improvvido visto che alla Dakar le difficoltà sono all’ordine del giorno, pilotare la propria Toyota al traguardo, approfittando delle disavventure dei rivali per il successo finale.

Su tutti Stephane Peterhansel, costretto addirittura al ritiro a causa delle conseguenze di un serio incidente, ma problemi li hanno incontrati anche lo stesso Carlos Sainz e Yazeed Al-Rajhi. A nove giorni dalla fine, quindi, Al-Attiyah ha oltre un’ora di vantaggio su Henk Lategan.

Dakar, Carlos Sainz rischia di far squalificare il padre

Piuttosto curiosi i problemi incontrati da Sainz, che oltre a pagare le conseguenze tecniche di un incidente ha rischiato addirittura la squalifica per un motivo che ha del clamoroso e legato… al comportamento del figlio, pilota della Ferrari.

Sì, proprio Carlos Sainz junior, che ha approfittato delle ultime settimane di vacanza prima dell’inizio della preparazione in vista del Mondiale 2023 per seguire per la prima volta dal vivo le gesta del padre alla Dakar, è stato protagonista di uno spiacevole, quanto improvvido episodio evidenziato dalle riprese televisive che lo hanno “incastrato”: l’ex pilota della McLaren ha infatti chiuso la portiera della vettura dell’Audi del padre mentre Sainz senior stava lavorando sull’asse posteriore sinistro della propria vettura, danneggiata dall’incidente. I commissari hanno immediatamente aperto un’indagine, decidendo però alla fine di non comminare sanzioni all’esperto pilota spagnolo.

Gli organizzatori della Dakar pungono Carlos Sainz: “Ci aspettiamo comportamenti esemplari”

Il regolamento della Dakar impedisce infatti la chiusura dei mezzi in gara mentre sono in corso operazioni di aggiustamento tecnico, ma dal momento che l’infrazione non è stata compiuta direttamente da un pilota o dal navigatore, per Sainz non è scattata la squalifica, punizione massima in casi del genere, e anzi si è deciso di non adottare provvedimenti: “La chiusura della porta non è stata avviata dalla squadra o dall’autista – si legge nel comunicato dell’organizzazione – Pertanto, non possiamo considerarla una violazione dei regolamenti”.

Sainz junior si è comunque preso un “rimprovero” tutt’altro che velato: “Tuttavia – la conclusione della nota – Dobbiamo affermare che tutti i membri della comunità del motorsport dovrebbero agire in modo tale da non suscitare dubbi. In particolare, spetta ai piloti noti del motorsport comportarsi sempre in modo conforme ed esemplare”.

Carlos Sainz aveva vinto la tappa di Capodanno, svoltasi a Campo Mare e lunga ben 603 km, 368 dei quali di speciale, proprio sotto gli occhi della famiglia al completo e in particolare del figlio, che nell’occasione ha svelato di essere affascinato dai rally e in particolare dalla Dakar, non escludendo la possibilità di viverla un giorno da protagonista, ma non prima della fine della propria carriera in Formula 1 che è ancora agli inizi e che, nelle aspettative del pilota madrileno, vedrà nel 2023 un anno chiave con la speranza di poter lottare fino alla fine per il Mondiale con la nuova Ferrari.

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