Metti Carlos Sainz che vince alla guida di un’Audi con in testa un cappellino griffato Red Bull. No, quando l’inizio della stagione 2023 della Formula 1 non è più così lontano non c’è alcun allarme in casa Ferrari sul futuro del pilota spagnolo, pronto a vivere la terza stagione alla guida della Rossa con la dichiarata speranza che sia migliore della seconda, a livello personale, nonostante le gioie per le prime pole e il primo successo in carriera, e di squadra.
- Dakar 2023, Carlos Sainz trionfa sotto gli occhi del figlio
- Ferrari, la carica di Carlos Sainz jr: "Ho parlato con Vasseur, la nuova Ferrari promette bene..."
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Dakar 2023, Carlos Sainz trionfa sotto gli occhi del figlio
Il Sainz della situazione è infatti il padre del ferrarista, Carlos senior, che ha iniziato con il piede giusto l’ennesima avventura alla Dakar della propria lunghissima e già leggendaria carriera. Alla guida dell’Audi RS Q E tron E2, nuovissima vettura elettrica della Casa degli Anelli, il madrileno, classe ’62, ha vinto la prima tappa dell’edizione 2023, la Sea Camp-Sea Camp, anello di 367 km di speciale più 234 di trasferimento. E se non si può parlare di un’impresa per chi ha già vinto per tre volte il raid più famoso e massacrante del mondo, il termine iperbolico può essere tranquillamente autorizzato se si pensa che la giornata di Capodanno si era aperta con una foratura, alla quale Carlos e il proprio navigatore sono riusciti a porre rimedio nel più breve e efficace dei modi.
“Sono molto orgoglioso di come lavora Audi a questo progetto – aveva dichiarato Sainz sr prima del via della Dakar – A questa età lavorare con questa nuova tecnologia fa vedere tutto in modo diverso”. Per lo spagnolo, che ha già distanziato l’altro mito del rally Sebastian Loeb così come il campione in carica Nasser Al-Attiyah, attardato per problemi tecnici alla propria Toyota Nilux, si tratta del 42° successo in carriera alla Dakar.
Ferrari, la carica di Carlos Sainz jr: “Ho parlato con Vasseur, la nuova Ferrari promette bene…”
A rendere ancora più speciale la giornata il fatto che ad ammirare dal vivo le gesta del padre ci fosse proprio Carlos junior insieme a tutto il resto della famiglia. Intervistato da Sky Sport al termine della giornata il ferrarista non ha nascosto l’ammirazione per il genitore, prima di allungare lo sguardo alla stagione della Ferrari e fornire anche qualche utile indicazione, oltre che sul Mondiale 2023 alle porte che vedrà in Ferrari la novità di Frédéric Vasseur come team principal, anche sul proprio futuro nel mondo del motorsport….
“Essere qui è un’esperienza bellissima, è la prima volta che seguo la gara dal vivo – le parole di Carlos jr -. All’inizio non è stato facile perché appena sono arrivato papà ha forato e si è dovuto fermare, ma poi si è ripreso e ha vinto la Speciale. Ci teneva a farlo davanti a noi. La Dakar mi è sempre piaciuta, la seguo da 15 anni: per il momento non penso a farla, ma in futuro non lo escludo”. Poi sulla stagione della F1: “Speriamo sia un bel 2023 anche per la Ferrari. Ho visto la macchina e ho già parlato Vasseur, ma finché non vedo le concorrenti non mi sbilancio. Manca poco per il primo test, non vedo l’ora di iniziare”.
Ferrari, il 2023 di Sainz: il rapporto con Vasseur e la sfida a Leclerc
Sotto contratto con la Ferrari fino al 2024, al pari di Charles Leclerc, Sainz jr è atteso dalla stagione dell’auspicata svolta di una carriera in rampa di lancio in Formula 1 e che per il futuro lo ha già visto accostato proprio alla Audi, il cui ingresso nella classe regina del motorsport è previsto per il 2026. A 28 anni, per il secondo anno consecutivo lo spagnolo avrà a disposizione una macchina in grado di puntare molto in alto, ma dovrà dimostrare più continuità alla guida e più efficacia sia in qualifica che in gara, i difetti maggiori emersi nel 2022 nel paragone con Leclerc, rispetto al quale però lo spagnolo è parso più risoluto nella scelta delle strategie in collaborazione col muretto.
In questo senso sarà fondamentale proprio il rapporto che Sainz svilupperà con Vasseur, che dal canto proprio già conosce Leclerc per averlo lanciato in Formula 1 ai tempi della Sauber e che potrebbe essere “tentato” di affidare al monegasco i gradi della prima guida nella corsa al Mondiale.