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Sainz, l'idea Audi e la rivalità con Leclerc: la strategia Ferrari

Il pilota spagnolo ha riportato in alto il Cavallino insieme a Charles Leclerc nel 2022 che va a concludersi, ma tra voci di mercato e richiesta di parità di trattamento Maranello è attesa da decisioni forti

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La Ferrari si appresta a mandare agli archivi il Mondiale 2022 con uno strano mix di sentimenti, sicuramente inaspettato se il metro di paragone è rappresentato dall’aria che si respirava a Maranello giusto un anno fa quando, al termine di una delle stagioni più emozionanti e polemiche della storia della Formula 1, le Rosse si erano dovute accontentare di fare da spettatrici impotenti al duello mozzafiato per il titolo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

Ferrari tra bilanci e progetti: Leclerc e Sainz punti fermi in vista di un 2023 da protagonisti

Quest’anno, grazie anche al cambio dei regolamenti e all’abilità degli ingegneri nel disegno della F1-75, la Ferrari è tornata protagonista anche se il sogno di lottare per il Mondiale è durato solo fino a luglio, grazie alle quattro vittorie e a una serie di GP esaltanti, in qualifica come in gara.

Gli aggiornamenti portati dalla Red Bull, oltre a qualche errore di troppo nel muretto in fatto di strategia, hanno trasformato la seconda parte della stagione in un cumulo di delusioni e rimpianti, ma è ormai già tempo di pensare al futuro e a un 2023 nel quale l’obiettivo sarà davvero quello di riportare un pilota della Rossa al titolo mondiale, magari facendo lezione proprio degli errori commessi al box e pure in pista da Charles Leclerc e Carlos Sainz.

F1, l’Audi sogna Carlos Sainz in vista del 2026

A proposito dei piloti, hanno fatto rumore le parole pronunciate da Adam Baker, responsabile del progetto F1 dell’Audi, il cui ingresso in Formula 1 a partire dal 2026 sembra destinato a cambiare le gerarchie all’interno del Circus. La casa di Ingolstadt entrerà come fornitore di motori, probabilmente al fianco della Sauber, fresca di rottura con l’Alfa Romeo, e di sicuro non lo farà solo per partecipare. A confermarlo l’apprezzamento nei confronti di Sainz, per quello che sarebbe una suggestiva “riunione di famiglia” dal momento che il padre del pilota della Ferrari, Carlos Sainz sr, disputerà la Dakar 2023 proprio alla guida di una Audi, nella categoria auto:

“Mi piacerebbe avere Carlos Sainz, ma è molto, molto presto per parlare di questo – ha dichiarato Baker – In ogni caso, la nostra coppia di piloti sarà decisa dal mercato, non dalla nazionali: Siamo fiduciosi che il cambiamento delle regole sulle power unit nel 2026 ci permetterà di essere competitivi fin dall’inizio”.

Ferrari, lo sfogo di Sainz e la convivenza con Leclerc: la posizione della Ferrari

Certo si tratta di discorsi futuribili, visto che in tre anni nel motorsport e in particolare in Formula 1 possono cambiare tante cose, ma i rumors si inquadrano in un contesto delicato, alla luce delle dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa ad As dallo stesso Sainz circa il rapporto con Leclerc: “Nelle prime gare dell’anno, Charles era chiaramente più veloce di me sia in qualifica che in gara. Da metà stagione, però, sono migliorato molto, ho iniziato ad essere più coinvolto nella lotta al vertice, ma per certi versi era frustrante perché quando ciò accadeva, sembrava che la gente non volesse che fossi lì. Prima sono stato criticato per non esserci, poi, quando sono arrivato al top, alcuni si chiedevano che cosa stessi facendo, e perché non lasciassi vincere Leclerc. È stato frustrante”.

Come dire, il feeling con il compagno di box c’è e non è di facciata, lo si è visto chiaramente durante la stagione, ma nel secondo anno di una Ferrari tornata ad alto livello Sainz si aspetta parità di trattamento e che a parlare sia solo la pista. “Una buona parte delle persone che seguono la Ferrari non vogliono due piloti dello stesso livello” ha aggiunto l’ex McLaren. La scuderia non la pensa ovviamente così, dal momento che l’annuncio del rinnovo di Sainz fino al 2024, arrivato lo scorso aprile, mette lo spagnolo nelle stesse condizioni contrattuali del monegasco e che anche il riconfermato Mattia Binotto ha più volte dichiarato, e dimostrato “sul campo”, che gli ordini di scuderia non abitano più in casa Ferrari.

Nel 2022 è stato così, certo un 2023 più equilibrato fino alla fine nella lotta per il titolo potrebbe costringere il team a fare delle scelte, che saranno però dettate solo dal rendimento in pista dei piloti che, secondo opinione diffusa all’interno del paddock, formano la miglior coppia dell’intero Mondiale per il mix di qualità e gioventù che può garantire tanti anni di successi ad una Ferrari pronta a respingere la corte dell’Audi per Sainz.

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