Il Mondiale 2022 di Formula 1 va in archivio all’insegna delle polemiche. Non una gran novità, alla luce della storia recente di uno sport che quest’anno, dopo un 2021 da dimenticare in questo senso, sembrava poter tornare a far appassionare gli sportivi solo grazie alla rivalità in pista tra Max Verstappen e Charles Leclerc, sempre corretta, ma che ha invece presto preso ancora una volta una strada diversa, con veleni, accuse e sospetti.
- F1, Max Verstappen campione del mondo 2022 tra le polemiche: la rabbia della Ferrari
- F1, Leclerc penalizzato a Suzuka: Binotto non ci sta
- F1, GP Giappone: Sainz polemico dopo il ritiro sotto la pioggia
F1, Max Verstappen campione del mondo 2022 tra le polemiche: la rabbia della Ferrari
Così in attesa del verdetto sulla presunta violazione del budget cap da parte della Red Bull, e solo una settimana dopo la sentenza a dir poco tardiva sul comportamento di Sergio Perez in Thailandia, il sipario sulla corsa al titolo mondiale 2022 arriva a Suzuka, al termine di un GP pazzo e pieno di polemiche. Max Verstappen domina ed è campione del mondo per la seconda volta consecutiva grazie anche alla penalizzazione inflitta a Charles Leclerc, secondo sul traguardo, ma poi zavorrato di cinque secondi extra per un taglio di chicane all’ultimo giro ai danni dello stesso Perez. Il monegasco finisce terzo e proprio i punti persi per la perdita del secondo posto fanno scattare la festa anticipata dell’olandese.
F1, Leclerc penalizzato a Suzuka: Binotto non ci sta
Una vera beffa per la Ferrari, alla quale ha prontamente reagito Mattia Binotto. Al termine della corsa e dopo aver appreso la decisione dei commissari, giunta meno di 10 minuti dopo la fine del GP, quando Verstappen stava già rispondendo alle domande dei giornalisti sulla festa rinviata, il team principal della Ferrari ha sfogato duramente la propria rabbia ai microfoni di ‘Sky Sport’: “Facciamo i complimenti a Max, che ha guidato in maniera eccellente tutta la stagione. Sulla Fia e la penalità a Leclerc ho poco da commentare, è una situazione ridicola e inaccettabile. La settimana scorsa hanno impiegato tanto tempo, oggi subito in una situazione che secondo me conta poco. Hanno deciso senza sentire i piloti”.
F1, GP Giappone: Sainz polemico dopo il ritiro sotto la pioggia
Ma non finisce qui, perché in casa Ferrari c’è rabbia anche per la decisione di far partire la corsa con la pista impraticabile e sotto la pioggia. I tre giri disputati prima dello stop sono stati fatali a Carlos Sainz, subito fuori gara a causa di un errore. L’immagine della Ferrari dello spagnolo pericolosamente a bordo pista e sfilata dalle altre monoposto sfreccianti ha fatto tremare gli appassionati e pure lo stesso Sainz, che si è espresso così al termine della giornata: “Non vedevo niente, sono andato in acquaplaning e testacoda, ero fermo a metà pista e sapevo che non mi vedevano. Ero nelle mani di Dio. Se non vedi guidare diventa una questione di fortuna, si è senza riferimenti. Neanche dietro la Safety Car si vede niente, perché rischiare?”.