Gli spalti vuoti a Fort Lauderdale non sono certo come quelli del Centrale del Foro Italico. E la differenza balza subito all’occhio di Thomas Ceccon, da pochi giorni sbarcato in Florida in quella che, nelle intenzioni, rappresenta un’altra tappa cruciale nel percorso di avvicinamento ai mondiali di Singapore. “Vedo quasi gli stessi spettatori di Sinner…” esclama con la solita ironia sui propri profili social, lasciando intendere di esserci rimasto male nell’assistere a tutto quel vuoto sugli spalti mentre è pronto a tuffarsi in vasca per una seduta di allenamento.
- In Florida per continuare il percorso di crescita
- Al Settecolli ultima chance per aumentare i pass per i mondiali
In Florida per continuare il percorso di crescita
Ceccon è un tipo che sa come prendersi un po’ in giro, e soprattutto che sa come prendere sempre il lato scherzoso della vita. Non voleva essere da meno neppure nel giorno in cui ha fatto conoscere al mondo del nuoto italiano la sua nuova destinazione d’uso, con la Florida che per qualche settimana diventerà la sua nuova casa dopo i mesi (proficui) trascorsi in Australia. Mesi nei quali il veneto è cresciuto tanto, mettendo nelle gambe nuova benzina e dando la sensazione di potersi spingere ancora più lontano.
Dopo aver osservato da lontano gli Assoluti di Riccione, potendo sfruttare la possibilità di far segnare i tempi di qualificazione ai mondiali anche nelle gare dei campionati australiani (dove ha lasciato decisamente il segno), adesso Ceccon vuol mettere nel mirino l’appuntamento di metà giugno con il Trofeo Settecolli, l’ultimo meeting nel quale sarà possibile ottenere i crono utili per le qualificazioni alle gare mondiali di Singapore di fine luglio (per ora è qualificato nei 100 e 200 dorso, nei 100 farfalla e nella staffetta veloce).
Al Settecolli ultima chance per aumentare i pass per i mondiali
L’avventura in terra australiana in qualche modo ha cambiato Ceccon, ma gli ha fatto pure bene. Lui stesso aveva fatto capire di volersi trasferire per un breve periodo di allenamenti dall’altra parte del mondo per ritrovare un po’ di calma e serenità dopo la lunga avventura olimpica, ma anche soprattutto allo scopo di isolarsi dal resto del mondo, che a suo modo di vedere s’era fatto un po’ troppo opprimente dopo le tante (troppe) attenzioni ricevute.
In Australia il veneto ha avuto modo di allenarsi intensamente, ma anche di svagarsi: surf, escursioni, giornate in spiaggia e molto altro ancora hanno raccontato di un’estate australe ben diversa da quelle trascorse solitamente dal vicentino, che ha abbandonato per una stagione almeno il centro tecnico federale di Verona, pur senza mai perdere contatto con Alberto Butini. Il suo coach (in Australia c’era Dean Boxall a supervisionare il lavoro) l’ha seguito a distanza e adesso lo ritroverà quando rientrerà in Italia, perché per il momento il piano di lavoro prevede un periodo in Florida prima di affrontare l’appuntamento con il Settecolli. E poco male se agli allenamenti non si presenta nessuno sugli spalti…