Il sogno è realtà: il Manchester City conquista la prima finale di Champions League della sua storia . Lo fa battendo per 2-0 il PSG dopo aver vinto ogni singola partita dagli ottavi di finale in poi . Mattatore è Riyadh Mahrez , autore della doppietta che decide il match. Ma l’uomo della serata è Pep Guardiola , perché la vittoria dei suoi ragazzi porta in maniera fin troppa chiara la sua firma.
La missione per il PSG, già sconfitto per 2-1 all’andata , non è certo facile. Poi ci si mette anche il meteo britannico ad ostacolare la rimonta parigina con una fastidiosa pioggia mista quasi a nevischio. Eppure gli ospiti provano a iniziare la partita a mille all’ora, costringendo i Citizens in difesa.
Verratti ispira, Neymar spaventa la retroguardia di casa, e una possibile svolta arriva al 9′: Zinchenko sembra intervenire con il braccio in area e l’arbitro assegna il rigore . Serve però il Var a fare chiarezza sull’episodio: il tocco è infatti di spalla e il rigore non c’è . Così il City decide subito di stroncare le speranze degli avversari.
Avviene già all’11’: Ederson si inventa un rinvio sensazionale da fondocampo, Zinchenko ne approfitta e punta l’area avversaria. Serve quindi De Bruyne , la cui conclusione viene murata. Sul pallone si avventa però Mahrez che non ha problemi a battere Keylor Navas in diagonale . City in vantaggio. E con un’azione che premia una delle grandi convinzioni di Guardiola : il portiere è il regista più basso della squadra.
Il PSG prova però a non arrendersi , e si riporta in attacco guidato da un Neymar smanioso di ben figurare ma spesso fin troppo egoista (delude invece Mauro Icardi ). Una grande occasione finisce però sulla testa di Marquinhos , che colpisce però la traversa.
Prima dell’intervallo sono Di Maria e Herrera a tentare invano la via del pareggio, mentre il Manchester City si limita a controllare le operazioni e a pungere occasionalmente (bolide dalla distanza di De Bruyne ). Nel recupero, quindi, ancora Mahrez sfiora il gol .
Nella ripresa il PSG capisce progressivamente di stare perdendo la finale e la partita si incattivisce. Intanto il City rialza il proprio baricentro e si rende pericoloso con Foden . Zinchenko poi ferma con una scivolata perfetta una serpentina irresistibile di Neymar e viene festeggiato come se avesse fatto gol .
Il gol però in effetti arriva , anche se a segnarlo è il solito Mahrez , che al 64′ approfitta di un fraseggio De Bruyne-Foden a sua volta definibile come un inno al guardiolismo. Già al 69′ arriva quindi un rosso diretto a Di Maria che di fatto chiude definitivamente il match. E proietta il City in finale .