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Champions League, la Vittoria di Thomas Tuchel

Questa è veramente la vittoria di Tuchel, un tecnico estremamente preparato che in un anno è passato dalla finale persa col PSG alla conquista della Coppa col Chelsea.

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Champions League, la Vittoria di Thomas Tuchel Fonte: Getty Images

Grandissima emozione per Thomas Tuchel, che conquista la sua prima Champions League in carriera, la seconda nella storia del Chelsea dopo quella del 2012. Storia incredibile quella di Tuchel, che persa la finale di Champions lo scorso anno con il PSG per mano del Bayern e arrivato a gennaio a Londra come subentrante di Lampard, riesce ad alzare al primo tentativo la Coppa con la squadra di Abramovich. Il Chelsea ha sollevato il trofeo in quattro delle cinque finali giocate tra Champions League (nel 2011/12 e nel 2020/21) ed Europa League (nel 2012/13 e nel 2018/19).

Pazzo di gioia alla fine del match, Tuchel ha parlato ai microfoni di Sky Sport:

“E’ stata la partita più importante, una finale eccezionale e l’abbiamo vinta, è incredibile. Sono molto orgoglioso, ma lo ero già prima, perché ho piena fiducia in questo gruppo, è un gruppo molto, molto forte. Sapevamo benissimo di non essere i favoriti, ma siamo un gruppo molto, molto forte, siamo tutti uniti e così tutto diventa possibile. Abbiamo battuto per due volte il City, fra campionato e coppa, l’abbiamo fatto una terza volta. Di solito teniamo di più il pallone, ma è stato difficile farlo nei primi minuti della partita. Dopo la fine del primo tempo è andata meglio, abbiamo creato dei contropiede molto pericolosi, ma è stata una battaglia molto dura”.

Ma molti altri giocatori del Chelsea si sono lasciati andare alla gioia nelle intervista, a cominciare da Azpilicueta:

“Abbiamo scritto la storia, sono molto contento. Lo avevo detto prima della partita: abbiamo un gruppo incredibile, tutti stanno lavorando, è incredibile. Ce lo meritiamo, festeggeremo”

Per poi passare al match winner di questa finale, ossia il tedesco classe 1999 Kai Havertz, che a 21 anni e 352 giorni è il sesto giocatore più giovane a trovare la rete in una finale di Champions League e il secondo tedesco più giovane, dopo Lars Ricken nel 1997 contro la Juventus (20 anni e 322 giorni).:

“Non so cosa dire, proprio non lo so. Ho aspettato tanto questo momento. Voglio ringraziare la mia famiglia, i miei genitori, mia nonna e la mia ragazza. Ho aspettato 15 anni per vivere questo momento ed eccoci qua”.

Ma anche l’italiano Emerson Palmieri si mostra davvero contento, e sicuramente sia per lui che per Jorginho questa sarà una carica in più per l’Europeo ormai alle porte:

“Non ci credevo mai di arrivare a questo livello. Io volevo solo uscire dal Brasile. Avevo questo sogno di vincere questi campionati, due anni fa abbiamo vinto l’Europa League, adesso abbiamo vinto la Champions. Sono troppo emozionato, i miei amici in Brasile e in Italia mi guardano”.

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