Vieri, Borriello, Inzaghi sono stati gli alfieri di quella categoria di giocatori playboy in cui va messo anche Fabio Galante. L’ex difensore che ha giocato anche nell’Inter di Ronaldo il fenomeno era galante di nome e di fatto e non si è mai fatto mancare nulla nel periodo in cui si è cominciato a usare il termine di wags. Al tempo stesso era un difensore roccioso, uno di quelli forse non di elevatissima fascia ma professionista serio e sempre pronto a dare il suo contributo alla causa.
La mia fama mi ha penalizzato
E forse quell’etichetta di viveur, di sciupafemmine, di belloccio dedito alla vita mondana, ha contribuito ad offuscare un po’ la carriera di Galante. Lo ha ripetuto lui stesso in molte interviste postume il suo ritiro. “A 37 anni avrei voluto giocare ancora un paio di stagioni, anche in B, al minimo salariale. Ma la mia fama non mi ha aiutato”. Nella stessa intervista a Toronews.net Galante ha raccontato le parole di Mazzone che lo ha allenato a Livorno: “Quando mi hanno chiamato ad allenare il Livorno, io ho guardato la rosa, ho visto che c’eri pure tu e subito ho pensato ‘Madonna mia, Galante. Questo mi scappa di notte’. Invece se tutto il contrario, sei un professionista come pochi ne ho visti”. Ed invece lo stesso Carletto si dovette ricredere.
Fabio, la carriera: Inter e non solo
Cresciuto nel vivaio dell’Empoli, Galante esordisce con i toscani in C1 nel 1990. Dopo tre stagioni arriva in Serie A con la maglia del Genoa dove si mette in mostra guadagnandosi il passaggio all’Inter dove sfiora lo scudetto nella stagione 1997/98 quella decisa dal fatidico rigore di Iuliano su Ronaldo in Juventus-Inter. La sua esperienza in nerazzurro si chiude l’anno dopo. Quindi 5 anni al Torino e 6 al Livorno dove diventa un idolo “granata” e poi “amaranto” prima di chiudere la carriera con la maglia del Molin Nuovo Ponte, nei campionati minuti, nel 2011. Con la maglia dell’under 21 ha vinto due campionati europei.
Dopo il ritiri, dirigente sportivo
Nel settembre 2012 prende l’abilitazione a direttore sportivo a Coverciano. La sua prima esperienza è in Svizzera, al Chiasso, nel 2014. Nel frattempo prende il patentino di allenatore per le giovanili e la serie C. Spesso opinionista, ha fatto anche il giudice di un talent sul calcio per Agon Channel. Attualmente è osservatore dell’Inter.
Tante belle donne, da Laura Freddi in poi
Galante, come detto, ha avuto la nome di vero e proprio latin lover del calcio. Tantissimi le sue relazioni, i suoi flirt, da quelli dichiarati a quelli paparazzati passando per quelli chiacchierati. Un elenco lunghissimo tra cui spicca la relazione storica con l’ex velina Laura Freddi. Altra velina nel suo passato amoroso Giorgia Palmas, e poi Giorgia Surina, le ex gieffine Laura Torrisi e Sarah Nile, la modella Francesca Falomo, una focosa relazione con Lory Del Santo con tanto di particolari osè fino anche a un flirt presunto con Barbara D’Urso. E tante altre ancora.
Uno scherzo finito male
Tra le tante vicende extracalcistiche di Galante non ci sono solo donne. Durante la sua militanza nell’Inter l’ex difensore fu protagonista di un caso di cronaca. Durante il ritiro estivo prima di un’amichevole, nel tentativo di fare uno scherzo ai compagni di squadra, Pirlo e Ventola, Galante lanciò un gavettone dal quinto piano dell’Hotel Vesuvio che però finì per colpire una Fiat Uno con a bordo Gaetano Maffei ed i suoi due figli, Vincenzo di 12 anni e Maria di 11, sfondando il lato destro del parabrezza ferendo i due ragazzini che finirono in ospedale. Seguì una vicenda giudiziaria che vide coinvolti l’Inter e il giocatore da una parte e la famiglia Maffei dall’altra.