Non ha paura di tirare fuori il cartellino: arbitro vecchio stampo, capace di adattare il proprio stile in base alla partita che sta dirigendo. Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia è uno dei fischietti più longevi e navigati dell’intero panorama italiano: classe ’79, a giugno compirà quaranta anni, ma l’impressione è che la sua carriera continuerà ancora a lungo.
Che mestiere fa Irrati
Massimiliano Irrati è nato a Firenze, ma ha vissuto a Lamporecchio e adesso dimora a Pescia. E’ avvocato di professione e nel 1996 è diventato arbitro presso la sezione AIA di Pistoia.
Nel 2004 viene promosso in serie D, dopo tre anni balza tra i professionisti, nel 2011 arbitrerà la sua prima gara di serie B; dopo appena un anno il tanto atteso esordio in massima serie. Correva il 18 marzo 2012, al Dall’Ara si affrontavano Bologna e Chievo, e Massimiliano Irrati stabiliva già un record: è stato il primo arbitro della sessione di Pistoia a dirigere una partita di serie A.
Nello stesso anno Irrati fischierà anche la gara di andata di una delle due semifinali playoff di serie B tra Varese e Verona.
Irrati e l’esperienza Var ai Mondiali
La stagione successiva Massimiliano Irrati arbitra tre gare di serie A e in estate vince il premio Bwin come miglior arbitro di serie B. Nel 2013/2014 viene ufficialmente promosso in Can A, collezionando subito 19 presenze. Dopo appena due stagioni, nel 2016 Irrati ha l’onore di vincere il premio Luca Colosimo come miglior arbitro della serie A.
L’anno successivo diventa arbitro internazionale; in estate ha il merito di essere selezionato come addizionale durante la Supercoppa Europea tra Real Madrid e Manchester United. Nel 2018 è selezionato come addetto al Var per i Mondiali in Russia: a lui la partita d’esordio tra i padroni di casa e l’Arabia Saudita, durante tutto il Mondiale raggiunge quota 14 presenze.