Nel freddo della Vallonia il piĆ¹ ācaldoā ĆØ Stephen Williams. Che un poā a sorpresa vince lāedizione numero 88 della Freccia-Vallone mostrando di avere le gambe migliori sul tremendo Mur de Huy, che al solito decide una corsa bella e avvincente, segnata mai come questāanno dallāinclemenza del tempo. Con temperature che hanno sfiorato anche gli zero gradi, ben diverse rispetto a quelle incontrate dai corridori nel corso della campagna del Nord. Un colpo da finisseur puro col quale ha sparigliato le carte e bruciato la concorrenza: non ĆØ riuscita la rimonta a Vaquelin, che ha pagato dazio a unāesitazione di troppo e sāĆØ visto impossibilitato a recuperare nei metri conclusivi.
- Williams e la vittoria inseguita una vita
- Che beffa per Vaquelin
- Quanti big non pervenuti! Male gli italiani: Formolo 24esimo
Williams e la vittoria inseguita una vita
Orfana del vincitore della passata stagione, cioĆØ Tadej Pogacar, la Freccia ha comunque offerto uno spettacolo godibile e di assoluto livello, al netto di condizioni proibitive. Il colpaccio ha provato a farlo soprattutto il danese Soren Kragh Andersen, che ĆØ uscito presto dal gruppo ed ĆØ arrivato ad accumulare fino a oltre un minuto e mezzo di vantaggio sul penultimo passaggio di giornata sul Muro di Huy, quando mancavano una trentina di chilometri allāarrivo.
Quando il gruppo ha cominciato ad aumentare lāandatura, lāattacco ĆØ stato ripreso e tutto ĆØ stato preparato per il gran finale di giornata, con Santiago Buitrago, Richard Carapaz e Stephen Williams (Israel Premier Tech) tra i piĆ¹ pimpanti nelle fasi conclusive della corsa. E proprio questāultimo ha sfruttato lāoccasione della vita, riuscendo a cogliere lāattimo buono per risalire dalla decima posizione del gruppetto dei migliori, trovando un pertugio sulla sinistra e infilando una rasoiata di rara efficacia.
Che beffa per Vaquelin
Pur piantandosi un poā negli ultimi 100 metri, il gallese ha saputo resistere al ritorno di Kevin Vaquelin (Arkea B&B Hotels), che ha mostrato di avere una grande gamba negli ultimi 100 metri, senza perĆ² avere lo spazio necessario per completare la rimonta. Sul podio cāĆØ salito anche Maxim Van Gils (Lotto Dstny), attardato di tre secondi rispetto ai due battistrada e bruciando allo sprint Cosnefroy e Buitrago. Benoot, molto attivo nel finale, ha chiuso al nono posto, Carapaz solo 12esimo.
Quanti big non pervenuti! Male gli italiani: Formolo 24esimo
Hanno deluso le attese i big piĆ¹ attesi alla vigilia: Skjelmose (secondo lo scorso anno), Hirschi (vincitore nel 2020) e soprattutto Pidcock, recente vincitore allāAmstel Gold Race, che di fatto non sāĆØ mai fatto vedere nelle prime posizioni e che ha pensato in prospettiva Liegi, dove domenica prossima proverĆ a sfidare van der Poel e Pogacar.
Freccia non certo densa di significati per gli italiani: il migliore al traguardo ĆØ stato Davide Formolo, che ha chiuso al 24esimo posto, in quella che ĆØ una gara tanto cara al compianto Davide Rebellin, che per tre volte ha trionfato sul Muro di Huy (2004, 2007 e 2009).