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Ciclismo, Modolo si racconta: "Non volevo ritirarmi, mi sono accontentato troppo"

L'ex corridore è tornato sulla sua carriera terminata a 35 anni dopo il suo ultimo Giro del Veneto.

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Ciclismo, Modolo si racconta: "Non volevo ritirarmi, mi sono accontentato troppo" Fonte: Getty Images

Il 2022 ha rappresentato la fine della carriera da ciclista di Sacha Modolo, che ha terminato la sua esperienza in bici a 35 anni dopo il Giro del Veneto dello scorso ottobre. 13 stagioni da professionista con 47 successi ottenuti, tra cui due tappe al Giro d’Italia. Ospite a Bike2U, Modolo è tornato su quella che è stata la sua carriera.

Queste le dichiarazioni di Modolo: “Il ciclismo è cambiato da quando sono diventato professionista, soprattutto negli ultimi quattro-cinque anni. Il team ora ti dice cosa fare. Mi ricordo i primi allenamenti che facevo a Treviso, eravamo in 15 e facevamo tre ore. Invece, adesso ognuno ha una tabella da seguire. Ho capito che qualcosa cambiava in EF, ma poi in Alpecin ho capito che prima facevo tutto sbagliato”.

Quindi, Modolo ha analizzato alcuni episodi della propria carriera e i possibili rimpianti: “Ni. Non ho mai voluto vincere 80 corse l’anno, mi accontentavo di quando riuscivo a battere i big una volta, ma poi magari non ero continuativo. È sempre stato un mio modo di interpretare la vita. Se da giovane avessi battuto il ferro quando era caldo avrei potuto fare di più”.

Sul ritiro ha così aggiunto: “Ho sempre vissuto il ciclismo a modo mio. Quando pensavo al ritiro pensavo che non avrei fatto drammi, ma ora è arrivato quel momento. Mi dà fastidio non aver potuto decidere quando smettere: mi sono trovato a ottobre senza squadra, non dico che avrei voluto continuare ma se avessi saputo di smettere avrei fatto una fine migliore, avrei chiamato i miei fan all’ultima gara e via dicendo”.

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