In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Vincenzo Nibali ha rivelato di avere nel mirino due Classiche: “Mi piacerebbe riprovare il Giro delle Fiandre. L’ho corso solo una volta (nel 2018 nota di redazione) e ci ho lasciato un pezzetto di cuore. Non ho mai preso parte alla Roubaix e questa potrebbe essere la volta buona. Sicuramente è un rischio perché parliamo di una corsa che va preparata nei minimi dettagli, ma almeno una volta nella vita va affrontata. A maggior ragione se si può essere da supporto a Moscon”.
Senza dimenticare il Giro d’Italia: “Mi sembra di capire che correremo anche in Sicilia. Ho ancora nel cuore la vittoria del Giro (di Sicilia) di quest’anno, nella mia terra, e davanti alla mia gente e a ai miei cari. Sarebbe bello replicare. Ma in generale voglio semplicemente divertirmi. Quando non sarà più cosi, sarà il momento di smettere. A volte crescere è brutto, è più facile rimanere un bambino e io sono uno che sta ancora giocando. Ma dobbiamo diventare tutti adulti. Voglio vivere la prossima stagione senza pensieri”.
A Blablabike invece, Nibali ha svelato quanto il ciclismo gli abbia cambiato la vita: “Ero un ragazzino scatenato, uno “da collegio” e posso dire che la bicicletta e il ciclismo sono stati la mia salvezza, mi hanno evitato di prendere strade sbagliate quando avevo 16-17 anni”. Lo stesso arco di tempo che Nibali ha trascorso da professionista sulla bici e che gli hanno permesso di diventare invece una leggenda del ciclismo. A dimostrazione che alla fine la strada giusta è stata intrapresa.