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Ciclismo, Uijtdebroeks punta al Giro: sarà l'uomo Visma che sfiderà Pogacar per la maglia rosa

Cian Uijtdebroeks è ufficialmente un nuovo corridore della Visma Lease a Bike: la battaglia legale con la Bora s'è risolta a suo favore, sfiderà Pogacar al Giro.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il giallo è risolto, anzi, il giallo è il nuovo vestito che Cian Uijdtebroeks potrà indossare a partire dalla stagione che scatterà tra qualche settimana. E che lo porterà soprattutto a puntare forte sul Giro d’Italia, l’appuntamento che la Visma Lease a Bike gli ha cucito addosso nella sua prima stagione in forza al team olandese. Che ad Amsterdam lo ha presentato, cercando di fare chiarezza sull’intrigo di mercato che ha animato la off season del ciclismo su strada. E i cui effetti potrebbero rimembrarsi a lunga gittata, perché di talenti come Uijdtebroeks in giro non se ne vedono poi tanti.

Telenovela chiusa: la Bora lo ha lasciato andare

Il belga alla fine ha ottenuto ciò che voleva: salutare la Bora Hansgrohe, dove qualcosa s’era rotto in virtù anche dell’approdo di Primoz Roglic, e cercare di costruirsi una carriera altrove, nella fattispecie in quella squadra che pure una punta di diamante già ce l’ha (Jonas Vingegaard, fresco di rinnovo fino al 2028), ma che cercava proprio un corridore giovane e futuribile al quale affidare altri appuntamenti nel corso dell’anno, quasi a voler ribadire la propria egemonia nel World Tour.

L’inghippo legato alla risoluzione anticipata del contratto è stato risolto dopo un paio di settimane di intenso lavoro, con avvocati e procuratori costretti a fare gli straordinari per trovare un punto d’intesa. Una situazione comunque abbastanza spiacevole, che la Bora ha commentato in modo duro, auspicando che in futuro “incidenti come questi non si ripetano nella grande famiglia del ciclismo, perché i contratti sono fatti per essere rispettati”.

I programmi per il 2024: al Giro sarà capitano

Il 20enne Cian di tutto questo, però, alla fine non sa cosa farsene. La sua volontà è stata premiata e la sensazione e la sensazione è che il nuovo corso della Visma, rimasta orfana del partner storico Jumbo, ripartirà con basi solide e con un avvenire ancora luminoso.

Il 2024 di Uijdtebroeks nelle intenzioni dovrà essere un anno di passaggio: ambientarsi nella nuova dimensione e provare a capire meglio come funzionano i meccanismi piuttosto rodati del team è l’obiettivo che ciclista e direzione tecnica si sono imposti. Anche se il belga non correrà certo soltanto per partecipare: ha annunciato che sarà presente alla Tirreno Adriatico, dove ci sarà il primo vero crash test con Pogacar in vista del Giro d’Italia, l’appuntamento che più di ogni altro gli sta a cuore. E che, vista anche la concorrenza non troppo nutrita rispetto (ad esempio) alla Vuelta dello scorso anno, dove ha chiuso all’ottavo posto, potrebbe convincerlo a fare qualche sforzo in più per puntare al podio.

La scelta di Cian: “La Visma è la soluzione migliore”

Uijdtebroeks è un ragazzo con la testa sulle spalle, già vincitore nel 2022 del Tour de l’Avenire (una sorta di Tour de France dedicato ai giovani) e capace di mettersi in mostra al debutto nel circuito professionistico nel corso del 2023. Il passaggio alla Visma rappresenta un upgrade, ma anche una scommessa: il team olandese ha fatto capire di credere nelle sue qualità, e considerata la giovane età è probabile che la scelta possa anche rivelarsi azzeccata. Gli dovrà essere concesso tempo per imparare, oltre che per gestire la pressione che inevitabilmente ricadrà sulle sue spalle. Con i nuovi compagni s’è già allenato una settimana abbondante e le sensazioni sono state più che positive.

“Ho trovato una squadra organizzata e corridori molto empatici. C’è una grande motivazione, ognuno è ben concentrato su ciò che c’è da fare e l’atmosfera è stata da subito coinvolgente. Ho trovato attorno a me altri 27 Cian, per come vedono le cose e per come lavorano. Sono contento, anche se non pensavo che la mia vicenda contrattuale potesse fare così tanto clamore. È successo, e ora cerco di pensare solo a preparare la stagione, magari tornando in altura, perché a me piace allenarmi e farlo anche da solo”.

Che con la Bora il rapporto si fosse incrinato non è un mistero, ma anche quella è acqua passata: “Voglio solo mettermi tutto alle spalle e guardare avanti. Non vedo l’ora di gareggiare, mi attende una stagione davvero particolare. Molte squadre mi hanno cercato, ma la Visma è quella che mi ha convinto più di tutte”.

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