Sarà una lunga serata quella che attende gli appassionati italiani (e non solo): la semifinale tra Jannik Sinner e Sascha Zverev è iniziata solo alle 23-20, perché a Cincinnati la pioggia è stata protagonista nelle prime ore del pomeriggio locale (quando in Italia erano le 21), al punto che anche la sfida in programma sul centrale tra Pegula e Badosa è stata interrotta con l’americana avanti 6-2 3-4 prima di riprendere intorno alle 22,15, con successo di Pegula al terzo per 6-2 3-6 6-3.
Primo set interrotto per pioggia durante il tiebreak
La semifinale più attesa del programma dell’ultimo Masters 1000 prima degli US Open scatta con due ore e mezza di ritardo. Alla fine, al netto di previsioni meteo incerte, Sinner e Zverev vanno regolarmente in campo, con l’altoatesino che parte forte al servizio tenendo la battuta a zero nel primo game e poi obbligando il tedesco a salvarsi con un ace per evitare guai nel secondo. Ma nel terzo gioco basta una palla break a Zverev per scappare: è pacchiano l’errore col dritto di Sinner, che dosa male la potenza e regala al rivale l’opportunità di mettersi a menare le danze. Una palla break Jannik non la sfrutta già nel quarto gioco, con Sascha che deve faticare più del previsto a controllare i propri game al servizio.
Poi però sul finale di set Sinner aumenta i giri del motore e proprio quando Zverev si ritrova a servire per chiudere i conti ecco che arrivano due palle break: la prima il tedesco l’annulla con uno slice semplicemente delizioso, sulla seconda però inopinatamente s’addormenta e lascia passare una palla che erroneamente ritiene essere lunga, rinunciando a un comodo smash e regalando a Sinner (vorace sotto rete) di impattare a quota 5
L’epilogo più naturale è al tiebreak, che si apre con un minibreak a testa. Jannik tiene bene i due successivi servizi andando avanti sul 3-2, ma in quel momento la pioggia torna a scendere copiosa e il giudice di sedia manda tutti negli spogliatoi.
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