Il leggendario velocista Mario Cipollini ai microfoni della Gazzetta dello Sport commenta così la volata di Orbetello e la squalifica di Elia Viviani: “Sinceramente, come a Fucecchio ho visto un po’ di cose strane. Finora non ha prevalso la potenza, ma il tempismo e il posizionamento. Gli ultimi 1.000 metri sono un arrembaggio confuso. Non ci sono squadre che fanno la differenza. L’unico capace di muoversi è Sabatini”.
La decisione della giuria: “Giusta. Quella di Elia non è stata una manovra cattiva, ma scorretta. Prima s’era già fatto spazio in modo morbido, poi a Moschetti gliel’ha data più cattiva. Ha prevalso l’istinto del pistard. Ha prevalso il desiderio di vittoria a ogni costo, ma resta il fatto che lo scarto, il cambio di traiettoria, è stato non indifferente. Questo senza nulla togliere a Viviani che in questo Giro sta dimostrando di essere comunque il più forte”.
“Gesto involontario perché non ha visto Moschetti? Un velocista forte ed esperto come Elia vede anche se in pineta c’è una mosca appoggiata su una pigna”.
SPORTAL.IT