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Cobolli attacca l'ATP dopo l'infortunio di Rune: "Sarà dura, gli starò vicino". E a Vienna può sfidare Sinner

Il tennista romano ha scritto subito a Holger: "Non è nelle migliori condizioni". Nella capitale austriaca debutta contro Machac, la vittoria potrebbe regalargli Jannik.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Ultimi scampoli di stagione per Flavio Cobolli, che nel corso del 2025 ha portato a casa i primi due titoli ATP (Bucarest e Amburgo) e ora sta tirando un po’ il fiato, in attesa magari di chiudere col botto: la Coppa Davis lo aspetta, soprattutto dopo l’ufficialità del forfait di Jannik Sinner. Il tennista romano è ai nastri di partenza del torneo di Vienna, dove al primo turno se la vedrà con Tomas Machac. Un eventuale successo sul ceco potrebbe consentirgli proprio di sfidare Sinner agli ottavi di finale: per il rosso di San Candido c’è l’impegno contro l’insidioso tedesco Daniel Altmaier.

ATP 500 Vienna, Cobolli alla prova del campo

Alla vigilia dell’ATP 500 nella capitale austriaca Cobolli si è concesso ai microfoni di Sky, a cui ha confidato le sue sensazioni. “Quello di Vienna è un torneo molto duro, presenta un tabellone davvero difficile. Ho fatto una prova del campo insieme a Lorenzo Musetti, devo dire che è andato tutto bene. Ho avuto impressioni positive. La mia stagione? Anche se è stata molto lunga, mi sono tolto svariate soddisfazioni. Nel complesso posso definirmi felice per i risultati e per il mio livello di gioco. La cosa di cui sono più orgoglioso è il cambio di rotta dopo un brutto inizio, situazione che non voglio ripetere“.

Rune ko, il messaggio di Flavio e la risposta di Holger

Amico di Holger Rune, Cobolli è rimato sconvolto dal grave infortunio rimediato dal danese nel corso del torneo di Stoccolma. Diagnosi terribile per il nuovo allievo di Marco Panichi: rottura del tendine d’Achille e almeno sei mesi di stop. “Gli ho scritto subito un messaggio appena ho saputo, mi ha risposto che le sue condizioni non erano delle migliori. Purtroppo era ben consapevole che sarebbe stata dura. L’unica cosa che posso fare in questo momento è provare a stargli vicino”. Rune che, ironia della sorte, proprio prima di infortunarsi aveva tuonato a più riprese contro l’ATP e il calendario ingolfato.

Troppi impegni, la stoccata di Cobolli all’ATP

Un tema, quello dei troppi impegni, a cui lo stesso Cobolli è particolarmente sensibile. “Noi tennisti giochiamo per undici mesi l’anno? Sì, è proprio così. Il grave infortunio di Rune è un’altra prova del fatto che il calendario sia lungo, è sempre più evidente come noi giocatori facciamo fatica. Credo che il tennis sia l’unico sport d’elite in cui il calendario sia così lungo e le settimane d’allenamento siano invece troppo poche“. Quindi la stoccatina all’ATP: “Forse qualcuno dovrebbe cambiare alcune cose. Noi vogliamo stare in salute e regalare spettacolo, ma così si verificano troppi infortuni”.

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