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Contestazione a Donnarumma, furia Raiola contro il Milan

La rabbia dell'agente del portiere: "Il Milan non ha saputo o potuto tenerlo, Gigio ha semplicemente esercitato un diritto di libera scelta".

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Contestazione a Donnarumma, furia Raiola contro il Milan Fonte: Getty Images

La semifinale di Nations League che ha visto l’Italia capitolare davanti al pubblico di San Siro contro la Spagna è stata ‘macchiata’ dalla contestazione che una fetta dello stadio ha riservato al portiere azzurro Gianluigi Donnarumma.

Dopo gli striscioni di contestazione, apparsi in quel di Milano alla vigilia del match, l’attuale portiere del PSG è stato subissato di fischi sia al momento del suo ingresso in campo per il tradizionale riscaldamento su quel rettangolo verde che per sette anni è stata la sua casa.

Non solo, la contestazione è proseguita, quantomeno nella fase iniziale del match, ogniqualvolta che l’ex estremo difensore del Milan è entrato in contatto con il pallone. Episodio che ha mandato su tutte le furie Mino Raiola, agente del calciatore classe 1999:

“Sono disgustato dai fischi a Gigio, e adesso mi chiedo perché il Milan non sia intervenuto ufficialmente per prendere le distanze dalla contestazione, per difenderlo in qualche modo, dopo che su un ponte di Milano è comparso quell’ignobile striscione. Vogliamo parlare delle minacce? Ha per caso ammazzato qualcuno? Non mi risulta. La verità è che il Milan non ha saputo o potuto tenerlo, non fa molta differenza… Prova a chiedere a chiunque, se padre, cosa avrebbe consigliato al proprio figlio: restare al Milan o andare al Paris Saint Germain?”. Lo sfogo del procuratore al ‘Corriere dello Sport’.

La rabbia di Raiola non si placa: “È molto triste, strano e vergognoso quello che è successo allo stadio. È vergognoso che una parte della tifoseria se la sia presa con un ragazzo che non ha fatto niente di male, la cui colpa sarebbe semplicemente quella di aver esercitato il diritto di libera scelta. Perché altri motivi per fischiarlo non ce ne sono…”.

La tifoseria milanista non gli ha perdonato l’addio in estate a parametro zero: “È un’aggravante. Nel senso che non ci sarebbero nemmeno i presupposti per colpirlo ancora, no? Gigio è un ragazzo che ha sempre dato tutto sia alla Nazionale, contribuendo alla vittoria dell’Europeo, dove è stato eletto miglior calciatore del torneo, sia al Milan dove è rimasto fedele nei momenti più bui e difficili della società, mettendoci cuore, impegno e professionalità fino all’ultimo giorno, e contribuendo a riportare la squadra in Champions”.

L’agente del calciatore si sarebbe aspettato un intervento da parte del Milan: “È molto strano che quel gruppo di tifosi se la prenda solo con lui, perché quando un giocatore compie queste scelte la responsabilità non è solo di una parte, ma anche dell’altra. Trovo altrettanto strano e molto deludente che il Milan, che conosce la verità, non abbia preso le distanze da questo inaccettabile e ingiusto comportamento. Lasciami dire che è un episodio che non ci ha fatto fare una bella figura davanti al mondo. Hai notato il gesto di Busquets? Lui ha capito la situazione, il momento, quello che stava passando Gigio. L’ho molto apprezzato”.

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