Che il tennis in Italia non sia più uno sport secondario non è certo una novità. Merito soprattutto di Jannik Sinner, certo, ma anche di un movimento profondo e ancora più vincente della generazione d’oro degli anni ’70. Non sorprende dunque che al rientro a Roma dopo il successo in Coppa Davis Matteo Berrettini si sia ritrovato di fronte a una fiumana di persone che lo hanno accolto come una vera superstar, con tanto di cori e applausi a non finire.
- Berrettini accolto come una superstar a Roma
- Berrettini: “Questa è la Coppa Davis di tutti, non mia e di Sinner”
- Il desiderio di Berrettini per il 2025
Berrettini accolto come una superstar a Roma
Tra i principali artefici della conferma azzurra in Coppa Davis c’è sicuramente Matteo Berrettini, che dopo due stagioni difficili tra infortuni e accanimento mediatico dovuto al gossip è tornato protagonista in campo, vincendo tre titoli nel 2024 e soprattutto tutti i singolari disputati in stagione in Davis e il doppio decisivo contro l’Argentina insieme all’amico Jannik Sinner.
Questi risultati hanno fatto esplodere nuovamente l’amore dei tifosi italiani nei confronti di Berrettini, che – rientrato a Roma verso le 13:50 di lunedì 25 novembre dopo il trionfo in Davis – è stato accolto da tantissimi tifosi, che gli hanno dedicato lunghi applausi e cori d’incitamento, come una vera e propria superstar.
Berrettini: “Questa è la Coppa Davis di tutti, non mia e di Sinner”
Oltre a dedicarsi ai tanti tifosi, Berrettini ha avuto tempo anche per parlare con la stampa, rilasciando un’intervista a SportMediaset in cui ha parlato del successo in Coppa Davis e non solo: “Non sono solo le Finals mie e di Sinner, ma di tutti i componenti, perché abbiamo la fortuna di avere una squadra lunghissima. Noi siamo stati bravi a essere pronti nella fase finale, ma a Bologna Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli hanno fatto altrettanto, i ragazzi del doppio si sono mostrati molto disposti anche a non scendere in campo, cosa per niente scontata. Io e Jan abbiamo portato i punti decisivi a casa, ma gli altri ci hanno sostenuto e questa è la forza del gruppo.
Probabilmente ci metterò qualche giorno a realizzare bene quello che abbiamo fatto. E’ stata una settimana intensissima, un anno lungo, ma sono super contento e ho ancora più consapevolezza del livello espresso, del gruppo che abbiamo creato e delle emozioni che abbiamo condiviso”.
Il desiderio di Berrettini per il 2025
Il 2024 sembra aver fatto tornare il sorriso a Berrettini anche in campo. Merito non solo dei titoli, ma delle tante emozioni provate come dice lui stesso, che si augura possano ripetersi l’anno prossimo: “Sotto l’albero voglio trovare questi momenti, questi sorrisi, queste emozioni, perché alla fine sono queste le cose che mi fanno alzare la mattina con la voglia di allenarmi forte e cercare di migliorarmi ogni giorno. Ho compreso che alla fine questa è la cosa più importante al di là dei risultati, delle coppe e dei titoli. Il modo in cui ci arrivi è la cosa più importante e quindi spero in un 2025 pieno di emozioni”.