Il Milan cambia abito tattico, ma l’emorragia di sconfitte non si arresta. I rossoneri perdono il primo derby di campionato da due anni e incappano nella quarta sconfitta consecutiva tra tutte le competizioni, come non accadeva dal 2017 sotto la gestione Montella.
Preistoria per un gruppo tornato a livelli anche peggiori rispetto ai primi, tremebondi mesi dell’era Pioli. Il passaggio al 3-5-2, che pur non ha dato frutti, non è stato estemporaneo, il tecnico emiliano ha anticipato che il nuovo modulo verrà riproposto nelle prossime partite, ma più che tattico il problema dei rossoneri sembra mentale.
Intervenuto nel post-partita Rade Krunic, titolare a sorpresa nella mediana rossonera, non ha nascosto l’imbarazzo di chi non sa spiegarsi l’involuzione: Siamo un gruppo e una squadra forte, ma il momento non è facile e probabilmente non siamo pronti ad affrontare queste partite visti i risultati precedenti. Un risultato positivo potrebbe cambiare tutto, ripartiamo dalla reazione del secondo tempo. Di sicuro è il momento più difficile da quando sono qui e da quando c’è il mister. È cambiato qualcosa mentalmente, ma non so dire cosa. Vorrei saperlo anche io, siamo ancora un gruppo unito e forte che lavora tanto ma qualcosa non è come prima”.
L’ex Empoli ha poi analizzato la partita e spiegato l’impostazione tattica scelta da Pioli in avvio: “Nuovo modulo? Ci stava provare qualcosa di diverso dopo le ultime partite negative, siamo stati bassi per aspettarli e ripartire, l’abbiamo impostata in chiave difensiva, però nel secondo tempo con due mediani e un trequartista coprivamo meglio le loro mezzali, abbiamo fatto meglio in difesa e qualcosina più in fase offensiva, ma non credo che il problema sia tattico. Nel primo tempo non ci è riuscito quello che avevamo preparato, poi siamo cresciuti, ma ci è mancata un po’ di fortuna. Peccato per aver preso gol su palla inattiva come ci capita spesso, per il resto abbiamo concesso poco”.