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Milan, Allegri ha scelto il 4-3-3, ecco come giocherà con Ricci e Modric

Centrocampo di palleggio per avere il controllo del gioco: il piano di Max per rilanciare il Diavolo. Ma in attacco serve un top player: la strategia.

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il nuovo Milan di Allegri nel segno del 4-3-3. Max abbandona il 3-5-2 di stampo bianconero per dar vita a un progetto dall’obiettivo chiaro: riportare il Diavolo in alto. Ricci e Modric sono i primi due tasselli di un centrocampo da rivoluzionare, ma è il bomber la vera scommessa di Tare. Lì davanti serve un top player: il piano.

Milan, Allegri ha scelto il modulo: sarà 4-3-3

Le prime mosse di mercato dei rossoneri forniscono indicazioni interessanti sul sistema di gioco che adotterà il tecnico livornese. Per la sua seconda avventura al Milan Allegri punta tutto sul 4-3-3, non a caso – come rivelato anche dal ds Tare nei giorni scorsi – è il centrocampo il reparto in cui saranno apportate le modifiche più rilevanti. La mission è costruire una squadra capace di “dominare la partita con giocatori di grande palleggio”.

E chi meglio di Modric? Il croato, attualmente impegnato al Mondiale per Club col Real Madrid, avrà pure 40 anni, ma col pallone tra i piedi è ancora in grado di regalare magia. Il Pallone d’Oro con sei – e ripetiamo sei – Champions in bacheca è l’uomo a cui Max affiderà le redini del centrocampo. Con Samuele Ricci, in arrivo dal Torino per 23 milioni più due di bonus, pedina preziosa e duttile in una linea mediana nuova di zecca.

I tasselli che mancano in mezzo al campo

Sono tre i nomi appuntati in cima alla lista di Tare e Allegri: Xhaka, Jashari e Javi Guerra. Le quotazioni dell’esperto regista svizzero sono in ribasso a causa del muro alzato dal Bayer Leverkusen, mentre Ardon Jashari, centrocampista classe 2002 del Club Brugge, piace da impazzire.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, il Milan è pronto a offrire 30 milioni, ma prima di affondare il colpo deve piazzare Musah, che non rientra nel progetto tattico dell’allenatore. Si spera nel Napoli, che ha messo l’americano nel mirino per dare un’alternativa in più a Conte.

Tutto sul centravanti: il piano per attacco

Il 4-3-3 del Diavolo è ancora tutto da realizzare, anche perché legato alle cessioni. La più imminente è quella di Theo Hernandez all’Al Hilal, che garantirà 30 milioni nelle casse del club di via Aldo Rossi. Thiaw, invece, non è convinto della proposta del Como. Dunque, davanti a Maignan, che resterà nonostante abbia il contratto in scadenza nel 2026, serviranno due terzini, mentre al centro della difesa l’assalto al talentuoso Leoni scatterà solo se si libererà una casella.

Detto della mediana, veniamo all’attacco. Pulisic e Leao i punti fermi sugli esterni, mentre Gimenez proprio non convince. I sogni sono due: Osimhen e Gyokeres. Ma il Milan è vincolato alle partenze, senza le quali non si prevedono chissà quali esborsi. Tare, allora, aspetterà l’evoluzione del mercato per approfittare di un’eventuale offerta da cogliere al volo. Nel mirino anche Retegui e Nunez. E occhio sempre a Vlahovic.

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