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Curling, è grand'Italia all'Europeo di Aberdeen: uomini imbattuti e donne in piena corsa per le semifinali

Viaggiano spedite le nazionali maschile e femminile impegnate negli Europei di curling ad Aberdeen: le semifinali sono a portata di mano per entrambe le squadre azzurre.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’Italia del curling ha preso a correre agli Europei di Aberdeen. Dove le semifinali cominciano ad essere messe nel mirino tanto in campo maschile, quanto in campo femminile. Perché giunti a metà del round robin i due schieramenti azzurri possono cominciare già a fare i primi calcoli e mettere nel mirino le sfide che cominceranno a mettere in palio le medaglie, con entrambe le selezioni pronte a dare l’assalto al gradino più alto del podio.

Maschi senza freni: puntano dritti al primo posto

Gli uomini sono addirittura imbattuti dopo 5 sfide delle 9 in programma, con vittime illustri come la Svezia del campione olimpico Niklas Edin, superata per 7-5 al termine di una partita emozionante e vibrante come poche.

La formazione guidata da Joel Retornaz, con in campo anche Amos Mosaner, Sebastiano Arman e Mattia Giovannella (più Alberto Pimpini nel ruolo di riserva), sin qui ha fatto bottino pieno: dopo il convincente esordio contro l’Olanda, battuta 10-0 nel match disputato sabato scorso, domenica sono arrivate due vittorie contro Norvegia (12-7) e Svizzera (11-8), prima appunto di regolare gli svedesi, dati come una della compagini favorite per la corsa all’oro (e anche gli svizzeri non scherzano).

Dopo aver battuto anche la Repubblica Ceca nel match serale di lunedì, la compagine azzurra nelle prossime tre giornate di gara incontrerà avversarie sulla carta a portata di mano come Turchia e Finlandia (entrambe mercoledì) e altre come la Scozia padrona di casa (martedì) e la Germania (giovedì nel’ultima tornata del round robin) che potrebbero ambire a loro volta a un posto tra le prime 4.

Se il livello di Retornaz e dei suoi ragazzi dovesse però mantenersi sugli standard sin qui mostrati nelle prime tre giornate di gare, difficilmente la selezione azzurra potrebbe finire fuori dalla lotta per le medaglie.

Donne alla riscossa: ora arrivano le sfide decisive

Anche le donne, seguendo l’esempio dei maschietti, hanno cominciato a correre e a mietere vittime illustri lungo il cammino. La sconfitta all’esordio contro la Germania (8-11) è stata metabolizzata in fretta, con Stefania Constantini, Elena Anthonia Mathis, Giulia Zardini Lacedelli e Angela Romei (più la riserva Marta Lo Deserto) che domenica hanno superato la Turchia 10-4 e soprattutto le padrone di casa della Scozia per 7-6.

Il piccolo capolavoro è arrivato nella giornata di lunedì, con la vittoria sulle quotate danesi (campionesse d’Europa in carica) per 9-7 e con la rimonta tutta cuore e fantasia operata contro l’Estonia, che era avanti 6-4 prima di cedere per 11-7 sotto i colpi delle scatenate azzurre.

Che adesso però dovranno alzare ulteriormente l’asticella, tenuto conto che il calendario le opporrà ad alcune tra le formazioni più quotate del lotto: martedì sarà il turno di Repubblica Ceca e Norvegia, poi mercoledì la sfida contro la Svezia, quindi giovedì l’ultimo match contro la Svizzera, unica squadra ancora a punteggio pieno in campo femminile, tutte sfide dove la posta in palio sarà presumibilmente maggiore rispetto alle abitudini.

Passione curling: da Torino 2006 fino a Milano-Cortina 2026

L’Italia ha scoperto il curling abbastanza di recente, con i giochi olimpici di Torino 2006 che rappresentarono una vetrina ben sfruttata da una competizione che ha sempre goduto di tante simpatie, anche per la particolarità del regolamento e le modalità di gioco. La nazionale è ormai stabilmente nell’elite internazionale e vanta tre medaglie di bronzo europee e una mondiale, conquistata nel 2022 (quest’anno gli azzurri hanno chiuso al quarto posto). Tra l’altro arrivare tra le prime 8 all’europeo consente di qualificarsi di diritto al mondiale dell’anno successivo, e la pratica può già considerarsi conclusa con largo anticipo.

In campo femminile l’Italia ha raccolto due argenti e un bronzo europei, mentre al mondiale le soddisfazioni sono sempre venute meno, tanto che il miglior risultato rimane il quinto posto conquistato nel 1980. Ma una nuova nidiata di talentuose ragazze s’è affacciata stabilmente sulla scena, pronte a puntare alle prossime rassegne internazionali e soprattutto ai giochi olimpici di Milano-Cortina, dove il sogno di una medaglia olimpica a squadre già cova nei cuori di tante appassionate.

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