Si potrebbe fare una formazione intera, riserve comprese. Sono tanti, e anche forti, i giocatori che hanno vestito la maglia del Milan solo per qualche ora o per qualche giorno. In tournèe estive in prova o in tornei particolari. Senza scivolare troppo indietro nel tempo e partendo solo dagli anni 80 il nome più clamoroso resta quello di Johan Cruijff. Aveva 34 anni quando il Milan lo prese in prova per il Mundialito per club dell’81. Giocò solo 45′ contro il Feyenoord senza lasciar tracce e fu sostituito da Ciccio Romano nella ripresa. La storia finì lì. Nella tournèe nordamericana in Canada e Usa nell’estate del ’91 con la maglia rossonera c’era anche lo storico Capitano del Genoa, il compianto Gianluca Signorini, pupillo di Sacchi. Si racconta che quando Arrigo si presentò al Milan disse a un attonito Franco Baresi: “Vedi i movimenti che fa lui? Impara”.
LO SFATICATO ALLEGRI – Nel ’94 il Milan viene “esportato” prima in Messico contro Chivas e Monterrey, a Miami contro la Colombia, quindi in Indonesia, Cina e Giappone. Tutto dal 25 maggio al 18 giugno. Ad aiutare i rossoneri orfani dei giocatori convocati per i Mondiali ci sono Michele Padovano e Christian Lantignotti dalla Reggiana, Paolo Baldieri dal Lecce, Stefano Desideri dall’Udinese, Massimiliano Allegri dal Pescara. Proprio il futuro allenatore rossonero (ed attuale tecnico della Juve) venne bollato da Capello come “sfaticato”. Nel 2002 il Milan è in campo il 26 maggio contro lo Zenit a San Pietroburgo, poi andrà in Ecuador e in gruppo annovera. Alessandro Conticchio, Alberto Savino e Max Tonetto dal Lecce, Massimo Taibi, Massimo Paganin e Pierluigi Orlandini dall’Atalanta Diego De Ascentis dal Torino e soprattutto lo Zidane della B Lamberto Zauli dal Bologna e il bomber Dario Hubner dal Piacenza.
LA SIGARETTA DI HUBNER – Proprio su Hubner vale la pena riportare l’aneddoto raccontato dall’allenatore Carlo Ancelotti nel suo libro: “Ricordo un aneddoto, che successe contro l’Ecuador. Finì il primo tempo, e al rientro negli spogliatoi, mi accingo a parlare con i ragazzi, (da notare che tutti i big erano con le varie Nazionali, a prepararsi per il Mondiale del 2002) cerco Hubner, e non lo trovo. Chiedo agli altri: che fine ha fatto Dario? Abbiati mi fa: Mister è dietro il bagno. Aprii la porta, e vidi che stava fumando una Marlboro è vicino aveva una piccola lattina di birra,che si era portato dall’albergo. Gli dissi: ma Dario, che fai? Ti stai giocando una conferma nel Milan, e vieni a fumare e bere negli spogliatoi? Come lo giochi il secondo tempo? Lui mi guardò ed in tutta tranquillità disse: Mister, sinceramente è una vita che faccio questo, e se non lo faccio non riesco a rendere al meglio. Per quanto riguarda il Milan, son venuto solamente per la pubblicità in modo che posso allungare la carriera di altri 2-3 anni. A quest’ora ero al mio paese a prendere un po’ di fresco. Terza cosa: la vuole una sigaretta? A quella frase tutto lo spogliatoio, cominciò a ridere, ed anche io mi feci una bella risata. Era così Dario, genuino al massimo. Pensava solo a star bene con se stesso”. Infine nel 2004 di nuovo in terra cinese. Per le due amichevoli con due sconfitte contro Kitchee e Shenhua si aggregano al Milan Cristian Ledesma del Lecce, Dario Dainelli del Brescia, Aimo Diana, Moris Carrozzieri e Giuseppe Signori dal Bologna.