Sono stati resi pubblici i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Davide Astori, il capitano della Fiorentina trovato morto domenica mattina nella camera di albergo a Udine.
Il suo cuore ha rallentato fino a fermarsi: “Morte cardiaca senza evidenza macroscopica, verosimilmente su base bradiaritmica”. Probabile, quindi, la morte per cause naturali. A svolgere l’operazione il dottor Carlo Moreschi, che è anche docente di Medicina Legale presso l’università di Udine e Pordenone, e il professore dell’Università di Padova Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare con specifica competenza in materia e tra i massimi esperti sulla cosiddetta “morte improvvisa”.
Ulteriori analisi anche su eventuali cause genetiche verranno rese disponibili entro sessanta giorni.
All’esame ha assistito anche un consulente della famiglia Astori, mentre la Procura, che ha aperto un’indagine per omicidio colposo, ha respinto la richiesta della Fiorentina di assistere.
La salma del difensore a breve partirà per Firenze, dove mercoledì sarà allestita la camera ardente presso il centro tecnico federale di Coverciano. Giovedì mattina alle 10, presso la basilica di Santa Croce, si svolgeranno i funerali.
I compagni del calciatore martedì mattina hanno omaggiato il loro capitano con una processione silenziosa verso lo stadio Franchi.
A guidare la marcia, Milan Badelj, con una rosa bianca in mano. La squadra ha raggiunto la cancellata del Franchi, ricolma di sciarpe, fiori, bigliettini, magliette, striscioni e foto messe dai tifosi, e ha attaccato a sua volta sul cancello una maglia di Astori autografata da tutti e un grande cartellone con tutti i ricordi dei compagni.
Molti i giocatori visibilmente emozionati, diversi in lacrime. Tra questi Riccardo Saponara, scosso per la morte dell’amico.
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