Tanto atteso quanto deludente: questo è l’esordio di Marcell Jacobs, che chiude in penultima posizione con il riscontro cronometrico di 10″21.
L’azzurro non ha saputo uscire bene dai blocchi, né sprigionare la propria potenza nella gara che ha visto il successo dello statunitense Noah Lynes (9″97), campione del mondo sui 200 metri, davanti al keniota Omanyala (9″98) e al botswano Tebogo (10″05).
Il gardesano della Polizia ha commentato così la sua prestazione: “La prima parte non mi è dispiaciuta, ma nella seconda le gambe eran di legno; sto correndo ed è importante, ma è una gara da buttare via, un tempo che non facevo da anni. Volevo tornare a gareggiare: nelle ultime tre settimane non mi sono allenato e non potevo fare di più. Quando mi sono reso conto che mi sorpassavano tutti è stata dura. Manca lavoro: quasi un mese si sente; ho corso senza sentire fastidio, a parte la rigidità, e questo è positivo. Ora ci saranno due settimane di lavoro e poi correrò la prossima gara; di sicuro l’anno prossimo non arriverò a Parigi come oggi”.
C’è delusione anche per la staffetta 4×100, squalificata a Parigi (quarta prova della Diamond League 2023) per il cambio fuori settore tra Ricci e Desalu: in pista il 38″33 alle spalle della Francia di Zeze, Erius, Zeze, Vicaut (38″22) era valso la seconda piazza davanti alla Gran Bretagna di Ramdhan, Bromby, Kilty, Ferguson (38″90), un tempo di 5 centesimi migliorativo rispetto a quello di Firenze. Le prestazioni di Patta (lancio) e Tortu (lanciato finale) sono state buone, così la Coppa Europa a Cracovia, con Jacobs e Ceccarelli chissà, potrà sigillare la qualificazione iridata di Budapest. L’Italia è al 6o posto nel Ranking: basterà essere tra le prime otto alla fine di luglio.