Niente Masters 1000 (per lo meno, i primi due) negli Stati Uniti d’America per Novak Djokovic. Il fresco campione degli Australian Open 2023 deve fare infatti i conti con la situazione riguardante gli obblighi vaccinali riguardanti il Covid-19 in vigore nel paese a stelle strisce. Ragion per cui, il campione serbo – che, come noto, ha scelto da par sua di non vaccinarsi – non potrà partecipare a Indian Wells (in programma nella località californiana dal 6 al 19 marzo) e al Miami Open, a calendario tra il 19 marzo e il 2 aprile.
- Obbligo vaccinale: niente Indian Wells e Miami Open per Djokovic
- Djokovic e gli obblighi vaccinali Usa: dall'11 maggio cambia tutto
- Il direttore degli Australian Open: "Novak ha giocato 7 partite con 3 centimetri di strappo alla coscia"
Obbligo vaccinale: niente Indian Wells e Miami Open per Djokovic
Tutto però cambierà dal prossimo 11 maggio, quando cioè il presidente Usa Joe Biden firmerà la dichiarazione di fine emergenza sanitaria contro il Covid-19. In sostanza, il divieto di accedere negli Stati Uniti senza vaccinazione è stata prorogata di un mese. Ad ogni buon conto, al tennista serbo restano altri due appuntamenti americani in questo 2023.
Djokovic e gli obblighi vaccinali Usa: dall’11 maggio cambia tutto
A meno di stravolgimenti e colpi di scena infatti, per Djokovic, via libera per i Masters 1000 di Cincinnati, le cui date 2023 da tenere a mente sono il 12 e il 20 agosto e, soprattutto, per gli US Open, attesissimi dal serbo e in programma tra il 28 agosto al 10 settembre a Flushing Meadows.
Il direttore degli Australian Open: “Novak ha giocato 7 partite con 3 centimetri di strappo alla coscia”
Riavvolgendo però il nastro e tornando al trionfo negli Australian Open, sull’impresa di Djokovic ha parlato il direttore del torneo Craig Tiley, più precisamente al network australiano SEN:
“Ha disputato ben partite con tre centimetri di strappo alla coscia sinistra, in un equilibrio precario tra il pensiero di poter portare a compimento il proprio sogno terminare sano ogni partita. A Novak è successo di tutto e, nonostante questo, ha vinto gli Australian Open 10 volte, impresa che non penso sarà mai ripetuta. Tutto questo, nell’arco di 15 anni”.