Continua la striscia luttuosa nel mondo del calcio. Dopo Sinisa Mihajlovic, Pelé, Fabian O’Neill e Gianluca Vialli, il mondo del calcio piange anche la morte di Roberto Dinamite: ex centravanti del Brasile, leggenda del Vasco da Gama, morto oggi all’età di 68 anni. Un altro campione che ci lascia e fa piangere i brasiliani.
- Roberto Dinamite fu una leggenda per il Vasco da Gama
- Roberto Dinamite, chi inventò il soprannome
- Roberto Dinamite tra gioie e dolori
- Roberto Dinamite, che flop col Barcellona
Roberto Dinamite fu una leggenda per il Vasco da Gama
E’ stato proprio il suo ex club a confermare la notizia, del resto su 507 gol in incontri ufficiali Carlos Roberto de Oliveira ne aveva segnati 487 proprio con il Vasco da Gama. Nato il 13 aprile 1954 a Duque de Caxias, da piccolo il futuro cannoniere fu colpito da un tumore alla coscia. Grazie a due interventi chirurgici e dopo tre mesi passati a letto, la guarigione e i primi calci.
Roberto Dinamite, chi inventò il soprannome
Furono due giornalisti del Jornal dos Sports a definire il giovane bomber “ragazzo dinamite” per la potenza del tiro. Del resto i nomignoli sono una prerogativa dei calciatori brasiliani. E da quel giorno Carlos Roberto divenne per sempre Roberto Dinamite. Si mette in luce nel Vasco dove parte dalle giovanili per finire titolare inamovibile. Negli anni d’oro la sua popolarità in Brasile è pari a quella di Zico.
Roberto Dinamite tra gioie e dolori
In carriera una volta è finito anche in terapia intensiva dopo aver assunto una massiccia dose di tranquillanti; inizialmente si parla di tentato suicidio, ma il calciatore rivelò di aver solo esagerato con i farmaci per placare l’ansia.volta.
Roberto Dinamite, che flop col Barcellona
La svolta quando lascia il Brasile: il Barcellona lo paga 800.000 dollari e nel gennaio del 1980 il bomber si veste d’azulgrana ma in Liga sarà un fallimento totale. Si rifarà tornando al Vasco Da Gama dove riprende a segnare senza soluzioni di continuità. Prima di smettere due esperienze brevi nella Portuguesa e nel Campo Grande.
Dal 1985 al 1988 Dinamite fa coppia in attacco con un giovane destinato a un grande futuro: Romario. I due segnano in media un gol a partita. Poi Romario lascia il Brasile per il PSV Eindhoven. Da non trascurare la carriera in nazionale di Roberto Dinamite. Segna 20 reti in 38 incontri ufficiai (27 in 49 match se contiamo anche le amichevoli) e partecipa a due Coppe del Mondo, quella del 1978 da titolare e quella del 1982, quando Telè Santana gli preferisce Serginho come centravanti. E chissà come sarebbe finita quell’Italia-Brasile del Sarrià se al posto di Serginho contro gli azzurri di Bearzot avesse giocato Roberto Dinamite.