Cambia il regolamento anche per quanto riguarda il campionato di Eccellenza. La Lega Nazionale Dilettanti ha infatti allargato pure a questo torneo la norma sulla tutela sanitaria in campo. In caso di mancanza del medico o del mezzo di soccorso, l’arbitro non dovrà neppure fare iniziare la partita. Inoltre alla squadra padrona di casa verrà assegnata automaticamente la sconfitta a tavolino. La tragedia di Mattia Giani, ragazzo colpito da un malore in campo lo scorso 14 aprile, ha chiaramente influito su questa decisione.
- Il nuovo regolamento valido anche per l'Eccellenza
- Cosa diceva prima il regolamento
- Il povero Mattia Giani e una morte che chiede spiegazioni
Il nuovo regolamento valido anche per l’Eccellenza
Cominciamo col dire che l’obbligo era in realtà già presente negli anni passati. Ciò che cambia è nella severità del regolamento. Non si può iniziare una partita senza la presenza di un medico all’interno di un campo sportivo o di un’ambulanza pronta all’intervento in caso di necessità. Il compito di controllare che tutto sia a posto spetta al direttore di gara, prima del fischio di inizio. Senza i requisiti minimi di sicurezza, l’incontro non verrà disputato con sconfitta a tavolino per la squadra padrona di casa. L’unica eccezione è rappresentata da fatti di forza maggiore che possano aver impedito all’ambulanza di raggiungere l’impianto di gioco.
Cosa diceva prima il regolamento
Questa la decisione del Consiglio federale valida per tutti i campionati di Eccellenza in ogni zona d’Italia. Si tratta di una novità sostanziale, dal momento che in precedenza il regolamento parlava di semplice multa da 70 euro in caso di adempienza con la partita che si sarebbe giocata ugualmente. Persino superfluo rimarcare quanto abbia influito sulla modifica l’improvvisa morte del calciatore del Castelfiorentino Mattia Giani a seguito di un malore avvenuto in campo lo scorso 14 aprile.
Il povero Mattia Giani e una morte che chiede spiegazioni
L’episodio di Giani ha sconvolto l’intero mondo del calcio. In quella circostanza venne utilizzato il defibrillatore, non distante dal campo secondo le ricostruzioni e ci fu anche l’intervento di un medico che era presente in tribuna. Si parlò anche della tempestività dell’ambulanza e del tempo che impiegò per raggiungere lo stadio. L’indagine è naturalmente ancora in corso, anche per capire se l’idoneità sportiva riconosciuta al giocatore era corretta. Un caso che ha ricordato molto quello del povero Astori.