Dorothea Wierer è ovviamente raggiante per la medaglia di bronzo conquistata nella staffetta mista ma nel contempo si sente tradita. La bella biathleta ce l’ha con i tedeschi, che hanno cercato di buttarla giù dal podio a tavolino. “Loro si sentono superiori, quello è il problema – si è sfogata -. Oggi avevamo ragione e secondo me non è stato giusto da parte loro fare ricorso. Siamo anche amici, ci conosciamo e quando li vedremo adesso magari non sarà più come prima, serviranno magari delle settimane”.
Piuttosto sorpreso è apparso anche Dominik Windisch: ha spiegato la dinamica che ha portato la Germania al termine della gara a presentare un ricorso per una presunta manovra scorretta dell’azzurro, tenendo tutti con il fiato sospeso. La commissione dopo oltre 35 minuti di attesa ha deciso di respingerlo confermando il bronzo per l’Italia. “E’ successo tutto molto velocemente perché arrivi fuori dalla discesa, comunque ero davanti a lui, la regola dice che chi è davanti sceglie la linea d’arrivo, volevo essere strategico e non farmi prendere. Ho scelto quella linea, purtroppo è successo tutto velocemente, ma non ho danneggiato la sua sciata, eravamo in piena ragione noi e la decisione lo ha confermato. Oggi abbiamo vinto, il resto poco importa. Lui ha ammesso che avrei vinto comunque, forse potevamo evitare questa scena”.
Arianna Fontana invece sorride rilassata dopo la medaglia d’argento conquistata dall’Italia nella staffetta nei 3000 metri femminili di short-track: “Questa medaglia è tra le più belle, perché è di tutta la squadra. Anche delle ragazze che sono rimaste in Italia”.
“Il finale è stato molto concitato, ho solo capito che abbiamo vinto l’argento. Eravamo soltanto concentrate sulla gara da finire. Stiamo scrivendo una pagina di storia, la conserveremo per sempre”, ha aggiunto la campionessa valtellinese.
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