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Dramma Bacis: prima di cadere, Jacopo stava giocando a videogame

Nuovi dettagli emergono dalle indagini relative alla scomparsa del bimbo di 8 anni

20-05-2020 11:45

Dramma Bacis: prima di cadere, Jacopo stava giocando a videogame Fonte: Facebook

Nel dramma che ha colpito Michele Bacis e la sua famiglia, si aggiunge l’assurdo emerso dalle indagini avviate dopo la tragica scomparsa del piccolo Jacopo, il secondogenito dell’ex giocatore. Il bambino, 8 anni, è precipitato in circostanze da accertare dal terzo piano dello stabile, in via della Dea ad Arezzo, in cui aveva acquistato una casa e in cui viveva Bacis con la moglie e i due figli.

La tragedia della famiglia Bacis: Jacopo cade dal terzo piano

Nonostante l’intervento dei soccorsi e il tempestivo sollecito dell’elisoccorso per trasportare Jacopo da Arezzo all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il bimbo non ha superato le conseguenze dei gravi traumi riportati dalla caduta.

Su quanto avvenuto quella sera, sta indagando la procura di Arezzo che sta analizzando con gli investigatori il tablet consegnato alla polizia dalla famiglia. Con quel tablet stava giocando il bimbo, poco prima della caduta dal balcone, stando a quanto riportato dall’agenzia ANSA.

Il videogioco sul tablet consegnato alla polizia

E’ stato infatti individuato dalla polizia il tablet del piccolo Jacopo, con cui il bambino stavo giocando: il videogioco con cui probabilmente si stava cimentando è un dettaglio che, secondo quanto riporta l’agenzia ANSA, avrebbe la sua rilevanza nella ricostruzione.

Ad esaminare il tablet è stata la squadra mobile che ha individuato il videogioco, pare lasciato aperto dal bambino prima di precipitare. Secondo quanto appreso si tratta di “un gioco che simula come, dopo una catastrofe, la Terra rischi di essere invasa dagli alieni e, dunque, stimola i videogiocatori al combattimento per difenderla”.

Il fascicolo aperto dalla procura di Arezzo sulla morte del piccolo Jacopo

Intanto il pm Roberto Rossi ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati, a modello 45, per chiarire la dinamica ed accertare l’ipotesi del gioco come probabile attività che il bambino, figlio dell’ex calciatore Michele Bacis, stava svolgendo prima di cadere. Gli accertamenti della polizia riguardano anche l’eventuale pericolosità dello stesso videogioco. Il tablet è stato consegnato dalla famiglia alla polizia, proprio per fare gli accertamenti.

Martedì si sono celebrati, nella cattedrale aretina, i funerali del piccolo Jacopo (ricordato in una lettera meravigliosa e straziante dal suo maestro di karate, Enzo Bertocci) in forma strettamente privata.

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