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Elisa Molinarolo, body shaming sulla saltatrice con l'asta: "Ora basta, denuncio e spiego a tutte come fare"

Dopo aver condiviso le offese e gli insulti intollerabili ricevuti, l'atleta veronese promette di rivolgersi ai tribunali: "Che sarebbe successo a compagne più fragili di me?".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

È arrivato il momento di dire basta, d’ora in avanti scatteranno le denunce. Elisa Molinarolo non è più disposta a tollerare le offese insopportabili che s’è ritrovata sui social, in pubblico e in privato. In qualche caso, anche considerazioni poco carine sulle pagine dei giornali. La saltatrice con l’asta azzurra, sesta in finale alle Olimpiadi di Parigi nella sua specialità con un balzo di 4,70 metri, alcuni giorni fa ha condiviso un messaggio ricevuto da un “fan” e ha scoperchiato il calderone. Quelle offese intollerabili sul suo corpo, sul suo fisico giudicato “imponente”, non le vuole più leggere o sentire.

Elisa Molinarolo, gli odiosi insulti condivisi sui social

“Certo che se avessi un fisico da atleta avresti potuto fare molto meglio… con quel culone sei impresentabile per una manifestazione olimpica“. Questo il messaggio, tutt’altro che affettuoso, ricevuto in privato da Elisa alcuni giorni fa e che l’azzurra, nata nel 1994 a Verona, ha deciso di condividere sui social. “Sono molto arrabbiata per quello che mi è stato scritto, per un motivo ben preciso: dall’altra parte dello schermo trova me, che negli anni mi sono presa i peggio insulti per il fisico e ormai ‘ho fatto il callo’, sono diventata grande e sono consapevole del percorso che sto facendo con la mia nutrizionista. Ma se invece di esserci io ci fosse una persona fragile, in un momento di difficoltà che litiga con lo specchio, QUALE SAREBBE IL RISULTATO?”.

La finale di salto con l’asta alle Olimpiadi e l’articolo shock

Elisa Molinarolo è stata intervistata dal Corriere della Sera. “Da cosa nasce il body shaming? Frustrazione, noia, cattiveria. Però sono certa che le persone si permettono di passare dai pensieri alle parole perché restano impunite. Motivo per cui ho voluto cavalcare l’onda della piccola visibilità che ho per affrontare quest’argomento”. Non succede solo sui social, purtroppo: “Nel 2021, sono stata convocata alle Olimpiadi di Tokyo, ma senza entrare in finale. Tra una prova e l’altra c’era stato un forte acquazzone di un’ora e un giornalista scrisse che il mio fisico imponente non era adatto a saltare su una pista bagnata, motivo per cui non ero riuscita a qualificarmi, al contrario delle avversarie più snelle”.

La promessa di Molinarolo: “Pronta a denunciare chi offende”

Le critiche, le offese e le considerazioni poco carine sono continuate negli anni: “Agli Europei del 2022, su Facebook qualcuno criticò nuovamente il mio fisico, così diverso dalle rivali più longilinee. Ero una novellina in campo internazionale e non sapevo ancora come muovermi: adesso non voglio più lasciar correre”. La soluzione c’è: denunciare. “Se c’è una possibilità di denunciare, lo farò e spiegherò a tutte come fare, in modo che ai leoni da tastiera passi la voglia di aggredire verbalmente”, ha assicurato Elisa. “Ho visto tante compagne con disturbi alimentari scatenati o aggravati dalle critiche altrui. Ho iniziato il mio percorso sportivo nella ginnastica: potrei scoperchiare un vaso di Pandora”.

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