Che ci fa il terzino neozelandese dell’Empoli Liberato Cacace tra le nomination per il Fifa Best Player? Molti, leggendo la lista dei possibili premiati, si saranno fatta questa domanda. Assieme a gente come Carvajal, Bastoni, Bremer, Hummels e Alphonso Davies c’è il classe 1988 che da quattro anni gioca in Toscana con i biancazzurri.
- Gli outsider del Fifa Best Player
- Il motivo della presenza di Cacace
- La storia di Cacace
- La carriera di Cacace
Gli outsider del Fifa Best Player
Cacace non è l’unica sorpresa nelle nomination: se da un lato stupisce l’assenza di Lautaro, cosa che ha scatenato la rabbia di Marotta, dall’altro non mancano nomi meno noti come l’attaccante German Cano, della Fluminense, o quello di Afif, attaccante del Qatar ma cosa ha fatto Cacace per entrare nel lotto dei possibili vincitori del premio come miglior difensore?
Il motivo della presenza di Cacace
Cacace è stato inserito tra i candidati perché è stato grande protagonista lo scorso giugno della Coppa delle Nazioni dell’Oceania, vinta dalla Nuova Zelanda. I Kiwis si sono aggiudicati la manifestazione per la sesta volta e Cacace ha vinto il premio come miglior calciatore del torneo.
La storia di Cacace
Nome e cognome del giocatore ne tradiscono le origini: la famiglia è originaria di Massa Lubrense in provincia di Napoli. Il padre Antonio è un imprenditore che un bel giorno lascia l’hotel-ristorante di famiglia nella penisola sorrentina per coltivare un altro sogno, quello di cambiare vita assieme alla moglie a Wellington, dove apre il ristorante La Bella Italia. Ed è a Wellington che nasce Liberato.
La carriera di Cacace
Veniva chiamato Libby dagli amici e compagni di squadra del Island Bay United, prima squadra dilettantistica in cui è cresciuto. All’età di 16 anni arriva la grande opportunità con il Wellington Phoenix, l’unica squadra neozelandese militante nella A-League, il campionato australiano. Nel 2018 va a Sydney, esordisce tra i professionisti a soli 17 anni e totalizza 60 presenze complessive, condite da 4 gol e 4 assist, in tre anni e vince il premio Harry Kewell Medal, riservato al miglior under-23 dell’anno nel campionato australiano.
Nel 2020 viene notato dal Sint-Truiden, club della Jupiler Pro League in Belgio e si fa notare a livello internazionale. Viene selezionato dalla Nazionale olimpica neozelandese per la spedizione di Tokyo e lui non spreca l’occasione: l’intera squadra oceanica stupisce, arrivando anche ai quarti di finale, ma Cacace in particolare si mette in mostra con un autentico eurogol al volo, segnato contro l’Honduras nella fase a gironi.
Come arriva all’Empoli lo spiegò il padre Antonio a calciomercato.it: “Liberato giocava nel Sint-Truiden, in Belgio. Durante una notte, mia moglie mi svegliò perché il mio cellulare squillava, arrivavano tante notifiche dall’agente di mio figlio. E all’improvviso arrivò questa notizia che l’Empoli aveva acquistato Liberato. Dopodiché il telefono è impazzito: arrivavano messaggi dall’Italia e anche dalla Nuova Zelanda. Eravamo molto presi e orgogliosi. Ma anche increduli. Liberato è onorato di essere ad Empoli, perché lavora molto sui giovani, l’ideale per lui. E poi il paesino è a misura d’uomo. E’ perfetto. Certo io sono tifoso del Napoli, gli parlavo di Maradona, sarebbe un sogno se vestisse l’azzurro un giorno”.