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Eredità Agnelli, la Procura di Torino a caccia dei fondi neri dell'Avvocato: la posizione della Juventus

Dopo il sequestro a carico dei fratelli Elkann, i pm torinesi vanno in cerca di altre prove per far approdare l'inchiesta in tribunale: coinvolto anche il presidente della Juventus Ferrero, ma il club non rischia nulla

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Tutto ha avuto inizio dall’esposto di Margherita Agnelli, madre dei tre fratelli Elkann John, Lapo e Ginevra. Ma si tratta di una “guerra” di famiglia che va avanti da molti anni, segnatamente dal quel fatidico 24 gennaio 2003, giorno in cui si spense l’Avvocato. Scoppiano contese per molto meno, nelle famiglie: e se c’è un impero da spartirsi, le cose possono solo peggiorare.

Inchiesta Elkann, la Juventus non rischia nulla

L’accostamento tra famiglia Agnelli e Juventus è praticamente automatico, ma questa volta, a differenza del caso plusvalenze dello scorso anno, si tratta di un’inchiesta relativa alla famiglia, che attiene dunque ai patrimoni personali, e non c’è alcun nesso con il calcio. Dunque, per rispondere all’ormai celebre hastag #cosarischialajuve, bisogna chiarire che questa vola la Juve non rischia niente. Perché la notizia del sequestro disposto dal Gip della Procura di Torino di beni mobili e immobili per circa 74,8 milioni di euro nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, probabilmente ha impressionato qualche tifoso bianconero, ma senza motivo. Il sequestro è stato calcolato sulla presunta evasione di Irpef da 42,8 milioni sul vitalizio di Marella e sui redditi da capitale stimati in 116 milioni. Ma anche sulla massa ereditaria, che si aggirerebbe complessivamente sugli 800 milioni di euro. Inchiesta tutt’altro che conclusa, e che si arricchisce di ulteriori dettagli.

La reazione dei fratelli Elkann

Immediata era stata la reazione dei legali dei fratelli Elkann che avevano precisato: “Il sequestro eseguito in questi giorni è un passaggio procedurale che non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti, come peraltro precisato nello stesso comunicato della Procura. A nostro avviso il sequestro non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati. Nel merito si ribadisce che Marella Caracciolo era residente in Svizzera sin dagli inizi degli Anni Settanta, ben prima che nascessero i fratelli Elkann. La volontà di risiedere in Svizzera non è mai venuta meno nel corso di tutta la sua vita. Pertanto le circostanze di fatto come ricostruite dalla Procura non sono condivisibili e restiamo convinti di poter dimostrare l’estraneità dei nostri assistiti ai fatti addebitati”.

La “casa svizzera” di Marella Caracciolo

L’ipotesi di reato è dunque quella di dichiarazione fraudolenta, oltre che di truffa ai danni dello Stato e frode fiscale a carico dei tre eredi Agnelli e dei loro commercialisti Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus, e Urs von Grueningen. Margherita Agnelli, madre dei tre fratelli Elkann, contesta la spartizione dell’eredità e si basa sulla successione di Marella Caracciolo, vedova di Gianni, scomparsa nel 2019 a 92 anni. Secondo i pm, almeno dal 2010 la nonna di John, Lapo e Ginevra viveva in Italia e non in Svizzera, dove avrebbe dichiarato la residenza al solo scopo di eludere le tasse. Su questo punto, come riporta La Stampa, l’indagine è sostanzialmente chiusa: testimonianze e documenti dimostrano secondo i pm che la vedova Agnelli per la maggior parte dell’anno abitasse a Torino. Tuttavia, i pm non sono ancora pronti a chiudere l’inchiesta e mandare gli Elkann e i loro coimputati sotto processo.

La Procura di Torino e i presunti fondi neri dell’Avvocato

La Procura di Torino vuole continua a scavare nella vicenda poichè è convinta che esista un complesso giro di fondi neri che sarebbero stati accumulati dall’Avvocato Gianni Agnelli e lasciato dopo la sua morte delle mani della moglie Marella Caracciolo. Secondo La Stampa, gli inquirenti torinesi indagano ormai da oltre un anno, e sono convinti di avere raccolto prove a sufficienza di questa tesi. A fronte di tale manifesta intenzione, John e i suoi fratelli starebbero cercando di tentare una mediazione nello scontro frontale con la madre Margherita Agnelli, per evitare che l’esito di questa vicenda incida sulla spartizione della gigantesca eredità Agnelli.

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Eredità Agnelli, la Procura di Torino a caccia dei fondi neri dell'Avvocato: la posizione della Juventus Fonte: Ansa

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